Il giro del 56

Mi piaceva il percorso del 56. Lo andavo a prendere al capolinea, giusto una passeggiata da casa, mi sedevo dietro l'autista, lo zaino riposto tra le gambe, e poi guardavo dal finestrino. Corso Quintino Sella, tragitto precollinare, un rettilineo in lieve ascesa sino all'imbocco della curva per Via Villa della Regina, quindi giù all'impicchiata verso la Gran Madre e il ponte sul Po. Il 61 mi sarebbe stato più comodo, faceva un tratto più diretto lungo Corso Casale, ma l'autobus era sempre troppo affollato e l'andatura sconnessa per il traffico. Già da adolescente amavo lasciar andare i pensieri e lo sguardo su qualcosa di bello - il viale ampio, i lampioni, il sole tra gli alberi, le villette d'epoca, il Monte dei Cappuccini lassù. E poi incontravo sovente qualche compagna di scuola con cui scambiare parole e sorrisi. Il giro del 56 lo faccio ancora oggi, in automobile, consapevole di allungare la strada e di perdere tempo. Assecondo la mia natura, ora come allora.   (Fotografia tratta da Torino Piemonte Antiche Immagini)