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Il Grande e Potente Oz

Creato il 22 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il Grande e Potente Oz del titolo è Oscar Diggs, prestigiatore di inizio 900, affascinante, seduttore, un ottimo piazzista ma di dubbia moralità. Un giorno sfugge su una mongolfiera dal circo itinerante in cui lavora, inseguito dal fidanzato geloso di una delle sue conquiste, e finisce nell’occhio di un ciclone. Quando viene catapultato fuori giunge nel mondo di Oz, regno magico popolato di animali bizzarri, bambole animate e magie. Seconda la profezia lui è l’eroe destinato a salvare Oz da una perfida strega che semina il terrore e restituire la Città di Smeraldo al suo popolo. Trovandosi in mezzo ad un triangolo di fattucchiere (Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams) cede alla sua indole ciarlatana, facendo il cascamorto e pensando ad arraffare il tesoro. Tutti iniziano a dubitare della profezia trovandosi di fronte un eroe così ruffiano, ma nel finale il buono saprà riscattarsi, assumendosi le sue responsabilità e guidando OZ verso la libertà. La trama è tratta dal libro omonimo (1905), arrivato quarantanni dopo Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (1865).

Il Grande e Potente Oz è una fiaba delle più classiche, diretta da un Sam Raimi che non può sbizzarrirsi nelle eccentriche inquadrature che caratterizzano la sua filmografia (addio camera rotante che inseguiva le acrobazie di Spiderman, addio steadycam e primi piani claustrofobici visti ne “La Casa”). Tuttavia l’estro del regista trova spazio nel divertente passaggio tra la narrazione del mondo reale primi 900, rappresentato in bianco/nero e 4:3 da tubo catodico, al surreale mondo di Oz, che gradualmente si trasforma in un colorato schermo largo in 16:9.

James Franco (già Harry Osborn/Goblin per Raimi nella prima trilogia dell’Uomo Ragno) calza a pennello la parte del giovanotto affascinante e un pò mascalzone, piacione e irresponsabile,  che per divertire lo spettatore gigioneggia e combina gaffe per tutto il film accompagnato da Zach Braff (il dottor JD di Scrubs) in veste animata.

Mila Kunis inizia a mostrare un po’ di espressività rispetto alla solita maschera di bella e seriosa, rubando la scena a Rachel Weisz e Michelle Williams, che non si discostano dallo stereotipo della Matrigna di Biancaneve e dalla Fata Turchina di Cenerentola. Piccolo cameo per Bruce Campbell attore feticcio di Raimi, che non manca di inserire in ogni sua produzione.

Il pregio della pellicola è di essere una fiaba molto tradizionale, pur assomigliando molto alla Alice in Wonderland di Tim Burton, non si prende libertà azzardate che ne compromettono il risultato finale. Questo però rischia di essere anche il suo maggior difetto: mantenendo la narrazione e i personaggi su binari talmente scontati da rischiare di annoiare gli spettatori più smaliziati in cerca di novità.

Complessivamente Il Grande e Potente Oz è un grande balocco, visivamente suggestivo e con un uso del 3D superiore alla media, adatto ai bambini e agli adulti che alla fiabe non hanno smesso di credere, ma da considerare con qualche riserva per tutti gli altri.

Articolo di Francesco Dovis.

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