Googlel, il colosso di Mountain View, potrebbe riuscire a ‘tracciare’ e prevedere il pensiero di coloro che utilizzano Gmail. La compagnia americana ha sviluppato un software capace di vagliare le e-mail dei dipendenti di un’azienda, censurando le parole sconvenienti. una sorta di correttore ortografico, ma stavolta per i pensieri.
A rivelarlo è stato l’ Huffington Post dove si legge che il programma sarebbe in grado di spiare tutte le attività svolte dal computer dell’ufficio, creando poi un archivio con i siti visitati, le e-mail scritte e le conversazioni tenute dai lavoratori. Il brevetto di Policy Violation Checker, controllo di violazione della policy, è stato depositato il 2 maggio.
Il suo obbiettivo? Quello di bloccare sul nascere i contenuti rischiosi per le politiche aziendali, informando poi terzi circa le trasgressioni dell’impiegato.
Difronte alle perplessità di un tale sistema, da Google precisano che un brevetto non porta necessariamente all’adozione dell’algoritmo nei prodotti: “Depositiamo domande di brevetto per un’ampia varietà di idee che i nostri dipendenti elaborano. Alcune di queste idee nel tempo si trasformano effettivamente in prodotti e servizi, altre no. Non necessariamente è corretto dedurre dalle nostre domande di brevetto l’idea che potremmo in futuro lanciare un prodotto”, scrive Big G.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake