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Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. 2013

Creato il 16 gennaio 2014 da Barbara2011
"« Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia … e una bella mattina… Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato.»". Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann. 2013Siamo alla quarta versione del romanzo di Scott Fitzgerald, la versione sicuramente più patinata di tutte, la più glamour e sonora. Quasi un musical. «Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato.» recita il romanzo, ed è proprio il passato ad essere il pensiero ossessivo del "grande Gatsby", misterioso miliardario, con villa sfarzosa che organizza feste. Siamo negli anni 20. Il jazz, titoli di borsa alle stelle, prima del grande crollo, alcool di contrabbando. Ma il jazz viene riadattato con colonne sonore hip.hop. Una genialata. Nick si trasferisce a New York dal Minnesota, una città troppo chiassosa, rumorosa, troppo per lui. E'lui la voce narrante, è in cura da uno psichiatra - New York e la storia con Gatsby l'ha gettato in depressione- e viene da lui indotto a scrivere un libro su Gatsby. Non se ne capisce il bisogno. Nick è fondamentale perchè di sicuro è l'unico a comprendere lo spirito pulito e sognatore di Gatsby: “tu vali da solo molto di più di quanto possano valere tutti quanti loro”, ma nel romanzo manca il passaggio psicanalitico. Tutto per lei, per la sua Daisy. Non una semplice storia d'amore per una donna, ma per quella "luce verde" che c'è in ognuno di noi, ma che non tutti seguiamo. "Era gente sbadata, Tom e Daisy - rompevano cose e persone e poi si ritiravano nei loro soldi e nella loro enorme noncuranza o qualunque cosa fosse che li teneva insieme, e lasciavano che fossero altri a pulire lo sporco che lasciavano...". Grazie Gatsby. Dedicato a tutti coloro che sanno commuoversi per una piccola luce verde.

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