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Il Grande Gatsby | F.Scott Fitzgerald

Creato il 29 maggio 2015 da Colpidipenna
Il Grande Gatsby | F.Scott Fitzgerald
Il grande Gatsby
Francis Scott Fitzgerald
ed. Feltrinelli
p. 124
 
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Il Grande Gatsby è un libro formidabile. Questo a noi già basta per sintetizzare il viaggio percorso attraverso le parole del protagonista. Una storia che ha saputo catturarci e farci immergere completamente negli stati d'animo del narratore. Abbiamo respirato l'aria di West Egg, passeggiato sul prato di Gatsby, fatto il bagno nella sua piscina, ci siamo sbronzati nel suo giardino, abbiamo pianto la sua solitudine. Sì, perché poi ognuno vede e prende dai libri ciò che vuole, ciò che più sente proprio in quel particolare momento della vita. Chissà, forse anche per i libri c'è un destino? Perché un libro giace per anni in libreria, poi, come d'incanto, una sera, una sera che non sai bene perché fissi il soffitto bianco e poi di scatto t'alzi e precipiti verso la libreria. Inizi la lettura. Dunque, si diceva, ognuno cattura e immortala fotogrammi diversi nella moltitudine di parole che contiene un libro. Prima ancora di un qualcosa di universale, un libro è un fatto personale e quando inaliamo l'inchiostro si scioglie nel nostro sangue prende la forma delle nostre fessure. Diventa roba nostra. Per noi dunque, Il Grande Gatsby è "amore e solitudine", un libro formidabilmente delicato nel suo raccontare la storia di un uomo che è diventato grande, grande per alcuni per le su ricchezze, ma grande soprattutto per la sua tenacia nell'amare. Grande come la sua fantasia che ha respinto ogni assalto della realtà costruendo in maniera esagerata.

Quanto forti e insopprimibili possono essere certi amori. Tanto da far tabula rasa intorno. Potresti rifarti un'esistenza, ma è troppo più grande quell'unico inviolabile amore decorato con i fasti degli slanci immaginifici che tutto il resto è puro rumore. Gatsby è un uomo ricco, un uomo con tante persone intorno alle sue feste, ma anche un uomo amaramente solo. Quanta silenziosa angoscia ci prende a leggere la sua storia, il silenzioso nulla in mezzo a tanto rumore. E tra tanti occhi lucidi di fumi alcolici, due soli, due soli il solo e grande Gatsby ricercava. Era il suo modo di riempire quel vuoto scavato da quell'addio a cui non si è mai smesso di pensare. Fors'anche Gatsby è un uomo talmente tanto nobile nell'animo che non meriterebbe una donna simile, ma ciò che viene costruito intorno al cuore rende cieco l'occhio che scruta la realtà. Il sogno basta a coprire di un velo lussuoso la deformità della vita così com'è.


"Ci dovevano essere stati momenti, perfino in quel pomeriggio, in cui Daisy non era stata all'altezza di suoi sogni - non per colpa sua, ma per la colossale vitalità della sua illusione. Era andato oltre lei, oltre tutto. Si era gettato in quella storia con una passione creativa, accrescendola continuamente, ornandola con tutte le piume colorate trovate sulla sua strada. Non c'è fuoco o gelo che possa sfidare ciò che un uomo può immagazzinare nella sua anima"

Ci piace quasi ogni singolo istante narrativo di questo libro, la storia in sé e la sua forma, la linearità della narrazione e quel leggero divagare che sa prendersi i suoi momenti riempendo d'attimi d'incontrasta pienazza l'immaginario e ridefinire i contorni. Come le stelle, che d'ora in poi, si porteranno dietro quell'etichetta di "lusso costoso". 

Matteo Di Stefano
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