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Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 35: Jon

Creato il 15 ottobre 2013 da Martinaframmartino

 

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 35: Jon
Qual è il nostro punto di rottura? Fino a quando siamo pronti a rimanere fedeli alla parola data? Per molti la loro parola conta poco, anche se non lo ammetterebbero mai. Altri invece di definiscono proprio in base alla fedeltà a certi principi, fra cui il rispettare gli impegni presi, il non venire mai meno a nessuno, è fondamentale. Robert Baratheon era convinto che Ned Stark non potesse mentire, glie lo ha detto chiaramente. Non sappiamo invece che lo ha fatto, e non a causa di Jon Snow. Jon è un bastardo e alle sue spalle c’è una bugia bella grossa, anche se non tutti la pensano come me. Io sono una ferma sostenitrice della teoria R+L=J, ma anche se fosse falsa certo Ned non ha raccontato a Catelyn tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità. No, Ned ha certamente mentito quando ha detto a Robert che Catelyn ha arrestato Tyrion dietro suo ordine, quando noi sappiamo che si è trattata di un’opportunità colta per caso dalla moglie dopo aver visto fallire il tentativo di passare inosservata. Quante altre bugie ha detto Ned, al di là della falsa confessione per salvare il collo di Sansa?

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 35: Jon
Quando ha giurato Jon era sincero. Lui ora è un Guardiano della notte, per il bene e per il male, anche se una parte importante del suo cuore è rimasta a Grande Inverno. Abbiamo visto la gioia al risveglio di Bran, la richiesta a Tyrion di aiutare il fratellino, l’aggressione a quel bastardo di Thorne quando è venuto a sapere del padre, il colloquio in cui Aemon Targaryen ci ha svelato la sua vera identità. Ovvio che l’esecuzione non poteva non provocare una reazione forte. Fuga e diserzione, almeno secondo i suoi piani, ma Robb come l’avrebbe accolto? Robb è un uomo del Nord fino al midollo, e anche lui ha assistito all’esecuzione del disertore nel primo capitolo del Trono di spade. Che Gared fosse ormai folle ha poca importanza, era un disertore, il quarto dell’anno, e Ned lo ha giustiziato. Quante volte avrà assistito a quella scena Robb, ormai un uomo fatto? Pure Jon ha i suoi dubbi, anche se parte lo stesso. Lui il suo punto di rottura lo ha raggiunto, o almeno così pensa per un breve periodo.

Il grande inverno di George R.R. Martin. Capitolo 35: Jon
Sam comunque è uno che non si arrende. Se lui non è in grado di fermare Jon, può sempre farlo inseguire. Ecco a cosa servono gli amici, quegli amici che all’inizio il bastardo non voleva farsi. Bello il commento di Mormont sul fatto che l’onore lo avrebbe riportato indietro, ma che non ha mai parlato dell’onore di Jon. Come ci fa notare, il Vecchio Orso non è certo stato eletto comandante per la sua idiozia. E parlando di morti, di suo padre che non può tornare in vita e di due ex confratelli che invece lo hanno fatto, trova le parole per toccare l’animo di Jon. “Quando i morti vengono a camminare nel buio, credi davvero che abbia importanza chi siede sul Trono di Spade?”. No, non è importante, anche se Ned è morto al Sud e le sue capacità sarebbero state utili al Nord. Sempre Mormont ci ricorda che “Nelle vene degli Stark scorre il sangue dei Primi Uomini. E a costruire la Barriera furono loro, i Primi Uomini. Si dice che ricordino cose che tutti gli altri hanno dimenticato”.

Gli Stark non sono l’unica famiglia del Nord. Ci sono Bolton, Karstark, Flint, Glover, Mormont, Reed, Umber, giusto per citarne qualcuna. Perché solo con gli Stark si insiste sul loro sangue? Solo perché sono loro i punti di vista? O c’è un altro motivo? Quella frase è all’interno di un discorso più lungo, nel quale Mormont cita pure Spettro. Chissà perché ho il sospetto che sui Primi Uomini prima o poi scopriremo qualcosa di molto interessante. Intanto sappiamo che nel prossimo libro la trama di Jon sarà molto più movimentata, visto che per la terza volta George R.R. Martin ci porterà oltre la Barriera. Ma se nel prologo era stato un viaggio breve, e con il giuramento di Sam e Jon era stato ancora più breve, stavolta avremo davvero modo di visitare le Terre dell’Eterno Inverno. L’inverno sta arrivando, è meglio se accendiamo tutti i caloriferi. Brrr!



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