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Il grande sabato dell’NBA a Milano

Creato il 07 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

L’NBA nel suo tour in Europa è sbarcata anche in Italia e se domani il tutto culminerà con la partita del Forum tra Olimpia Milano e Boston Celtics, quest’oggi c’è già stato un assaggio. L’ultima volta erano stati i Knicks a fare visita alla città meneghina, mentre quest’anno è toccato ai biancoverdi che nel 2008, anno di grazie chiuso con la vittoria del Titolo, erano stati ospiti di Roma.

Nella fantastica location di Piazza Duomo l’NBA ha organizzato l’ultima tappa del 3X, il torneo di 3vs3 aperto a tutti, ma anche il Fan Zone dove gli spettatori avevano accesso agli stand di NBA 2k13 con il nuovo gioco, di Adidas con le nuove scarpe di DRose e ad altre attività lungo tutta la piazza. I giocatori di Celtics e Emporio Armani invece sono stati impegnati con NBA Cares, l’evento che aiuta i bambini meno fortunati; anche in questo caso ci sono state alcune gare di tiro con i vari Jared Sullinger, Fab Melo, Dionte Christmas, Antonis Fotsis, David Chiotti e Rok Stipcevic ad aiutare i bambini.

Grandi applausi invece all’arrivo di coach Doc Rivers acclamatissimo dai tantissimi fan della squadra biancoverde. L’allenatore di Boston ha ricordato l’importanza dell’esperienza a Roma 4 anni fa, che ha permesso di creare il gruppo capace di vincere il titolo NBA, e inoltre ha ringraziato per la possibilità di essere in una città come Milano.

Il grande sabato dell’NBA a MilanoIn esclusiva verso la fine della manifestazione abbiamo avuto la possibilità di intervistare brevemente uno degli ultimi giocatori entrati a far parte della Celtic Nation, ovvero Jared Sullinger, scelto all’ultimo draft dal GM Danny Ainge. Al lungo ex Ohio State abbiamo chiesto cosa prova ad essere un Celtic e giocare a fianco di campioni come Kevin Garnett, Paul Pierce. Inoltre gli abbiamo domandato dove crede di essere più utile in campo, se a rimbalzo, in post, come tiratore frontale.
Queste le sue risposte:

E’ una grande fortuna essere qui. Giocare con campioni come questi è davvero una benedizione.

Voglio essere utile in tutto quello che serve al nostro sistema. Non è importante fare qualcosa di specifico, ma tutto quello che mi chiede di fare l’allenatore.”

I giocatori di Boston e Milano poi sono tornati in albergo a riposare, visto che domani, soprattutto dopo la sconfitta patita dai biancoverdi in Turchia contro il Fenerbahce (che non ha fatto piacere a coach Rivers), sarà partita vera.


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