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Il Grande Semplificatore: Adriano Celentano

Creato il 15 febbraio 2012 da Bruno Corino @CorinoBruno
Il Grande Semplificatore: Adriano CelentanoIeri sera non ho seguito lo show di Adriano Celentano al Festival di Sanremo.Stamattina, però, ho seguito la rassegna stampa e ho visto che il guru nostrano non ha risparmiato polemiche contro questa o quella istituzione. In generale, posso dire, che non c’era critica con la quale non fossi d’accordo. Insomma, sottoscrivo “quasi” tutto ciò che Celentano ha detto. Con me, credo, sulla stessa lunghezza d’onda siano sintonizzati milioni di italiani.Ma il mio sospetto nasce proprio da questo unanime consenso: quando un uomo da una platea televisiva nazional-popolare afferma determinate cose, e riscuote così tanto consenso, le mie antenne critiche si drizzano sino a sfiorare le punte più alte del cielo!Certo, il personaggio sa toccare le corde giuste dell’indignazione popolare! In pratica, chi non voleva sentire dire ciò il guru televisivo ha di fatto detto? In fondo, dire ciò che il popolo ama sentir dire non è cosa difficile! Il difficile sarebbe il contrario!
Quando si dice ciò che il popolo ama sentire non è difficile sfidare le gerarchie ecclesiastiche, irridere le istituzioni politiche o i poteri della comunicazione: tanto lui sa che il popolo è dalla tua parte! Il guru non si misura mai con l’impopolarità, ma sempre con la popolarità. E così che fa milioni di ascolti, dicendo al popolo ciò che ama ascoltare. Ed è così che finge di essere uno del popolo, di dar voce a quelli che voce non hanno. Sa respirare nell’aria il nostro malcontento, la nostra indignazione, e poi sa fare il nostro megafono, sfruttando la tua immensa popolarità. Ma è troppo facile agire in questo modo! In fondo non fa che amplificare la nostra voce indignata… Con ciò non voglio dire che egli debba dire cose impopolari o contro il popolo, ma soltanto che agire nel modo in cui agisce non ci vuole affatto coraggio. Io mi chiedo fin dove arrivi il coraggio di Celentano e in che modo egli elabora le sue prediche. Celentano è soltanto un Grande Semplificatore. È questo l’abito che s’é cucito addosso. I grandi semplificatori non sono portatori di nessun pensiero critico. Egli lo è non nel senso che cerca di far capire a tutti ciò che non è semplice, e neanche nel senso di semplificare ciò che appare complesso. È un grande semplificatore perché scopre o porta alla ribalta ciò che ognuno ha già scoperto o pensato dentro di sé. In sostanza, egli amplifica un “verità” che è già arrivata alla superficie di ognuno. Consolida un pregiudizio o cristallizza un’opinione di dominio pubblico. Quindi, le sue prediche non aiutano a far emergere un nuovo punto di vista sulla realtà, ma semplicemente a prendere atto che esiste già quel punto di vista. 
Qualcuno obietterà: non è certo compito di Celentano far emergere un’interpretazione nuova sulla realtà. Ma chi può stabilire quale sia il suo compito? Io constato che egli con le sue apparizioni televise cristallizzi la realtà di fatto, e guardo con sospetto tutti coloro che contribuiscono a rendere meno fluida la realtà. D’altro canto, oggi cristallizza un’opinione con la quale sono d’accordo, ma domani un altro Celentano può cristallizzare un’opinione dominante con la quale non sono d’accordo. Cosa accade in questo caso? Aspetterò domani per raddrizzare le antenne del sospetto? Perché, non l’ho fatto ieri?

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