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Il grillo taumaturgo, archeologia del potere della democrazia diretta (1)

Creato il 25 marzo 2013 da Giorgiofontana
Il grillo taumaturgo, archeologia del potere della democrazia diretta (1)Marc Bloch ha scritto, a proposito del metodo dello storico
“È sempre la vecchia storia, così deliziosamente narrata da Fontenelle. Nella bocca di un ragazzo in Slesia, si diceva, era comparso un dente tutto d’oro: i dotti escogitarono mille ragioni per spiegare il prodigio: poi si pensò di guardare la meravigliosa mascella e si vide una foglia d’oro abilmente applicata su un comunissimo dente. Badiamo a non imitare quei dotti malaccorti: prima di domandarci come i re guarivano, non dimentichiamo di domandarci se guarivano veramente”
Ne scriveva anche a proposito di una delle sue opere fondamentali ‘I Re taumaturghi‘, dove descrive la venerazione carismatica a cui le popolazioni francesi e inglesi dell’Alto medioevo riconoscevano ai loro sovrani.
Il tocco che guariva da orrende malattie, in tempi in cui la medicina era più una disciplina metafisica che non un tesauro di conoscenze empiriche, era uno dei Poteri universalmente riconosciuti all’essere Re, discendente da Dio e per questo perfettamente in grado non solo di guarire ma anche di essere giusto e sapiente. Dietro alla sua essenza divina il sovrano nascondeva tutte le sue nefandezze, le sue varie umanità, troppo umane, per le quali ogni uomo, di qualsiasi estrazione sia si confronta con gli istinti, le passioni, le   colpe, la cedevolezza e la morte. Il Sovrano, non ancora il sovrano assoluto che di lì a qualche secolo avrebbe fatto discendere il potere dalla sua forza politica, era l’emanazione della misericordia e della pietà di Dio, un intermediario perfettamente definito nella sua individualità. Filippo Primo fu il primo a guarire dalle scrofole e da lui in poi tutti i Reali che venissero ‘consacrati’ con un rito liturgico, l’unzione. Gli unti dal Signore diventano coloro che possono col semplice tocco guarire e liberare i sudditi dalla malattia e dalla miseria che la malattia produce. Nel corso dei secoli la politica, la relazione che intercorre tra chi esercita il potere, le modalità di tale esercizio e le basi con le quali viene legittimata tale condizione, si modifica sostanzialmente.
Dalle monarchie si passa alle democrazie, la legittimazione non è più la consacrazione ma la costituzione, la metafisica cede il posto alle abilità razionali, alla costruzione del consenso sociale, per classi e per target.

Taumaturgia del leader

Ma in Italia sembra che il carisma del Re Taumaturgo regni ancora sovrano, è il caso di dirlo. Il leaderismo, che ha sostituito i partiti nella seconda repubblica e che si è alimentato della fine delle ideologie e del postmoderno è stato il modo con il quale le identità individuali hanno valutato le proposte di voto e di adesionie.
Attorno al capo di una coalizione si aggregano i partiti che hanno ambizioni di governo e sulla sua immagine si muove tutta la macchina di propaganda.
Il leader è consacrato da eventi miracolosi o eclatanti. Quasi sempre da credenze e quasi mai da un coerente percorso di senso. E’ più probabile che la comunicazione del carisma sia quello che determina un’attenzione maniacale verso la persona e quello che autorappresenta che non invece su progetti e fatti sostanziali.
Questo perchè deve essere il potere taumaturgico a determinare la probabilità di successo e non un processo logico e razionale.
Il potere della parola è il tocco che guarisce il male. In ultima sostanza è la parola ad avere molto più peso comunicativo dei fatti, ma il suo peso specifico è correlato alla consacrazione di chi la pronuncia, il tocco non è da tutti. ( continua qui )

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