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Il lapsus di Bersani: quello che non serve all'Italia

Creato il 19 luglio 2011 da Danemblog @danemblog
Potrebbe essere, questo post, una specie di Update al progetto "Ricostruisci la tua nuova prima repubblica"Stavolta c'è cascato Bersani, chiamando, in un lapsus, il Pd, PciPoco male, sembrerebbe: e infatti lo è. Se non fosse, che l'errore del Segretario del Partito Democratico, porta a pensare qualcosa d'inquietante che si muove nei retroscena della politica italiana. Per intenderci: non credo, e spero che nessuno lo faccia sul serio, che l'intenzione dei dirigenti Pd, sia quella di trasformarlo in un vecchio partito comunista, stile prima repubblica. Questo anche per dire, che le parole di Capezzone ("non è difficile comprendere che quando Bersani dice Pci al posto di Pd, esprime un desiderio profondo, un’intenzione latente, una nostalgia antica, una verità neppure troppo nascosta e che infatti ritorna a galla") sono inutili e inappropriate, insomma le solite cazzate.Il punto, però, è che la deriva che questo partito sta prendendo, non è lontanamente paragonabile a quelle aspettative in cui molti elettori aveva riposto la loro fiducia, nella fase di creazione. Aria fritta e rifritta, cose dette e ridette: ma il destino, questo partito, lo condivide con altri. Il Pdl, per esempio (che come abbiamo detto anche in questo caso) sta tentando un maquillage politico, difficile, quasi impossibile, per togliersi dal volto i segni (indelebili, ahiloro!) del Berlusconismo. Fli, che è senza piani, con un leader intermittente e con molti pentiti interni, che adesso, si capisce che fecero quel che fecero per sete di potere (e niente di più).

Il lapsus di Bersani: quello che non serve all'Italia

I campioni del Mondo

Partiti accomunati da una cosa: il popolo non li voleva. DS e Margherita, erano entità autonome distintive, il processo di fusione, non è stato richiesto da nessun elettore, è stato voluto dall'alto, imposto. Per Forza Italia ed AN, vale lo stesso: con risultati pessimi, ancora peggiori che dall'altra parte, con la fuga di un gruppo costituente. Il popolo italiano, non vuole partiti. Vuole soluzioni. Non cerca ideologie, cerca idee, progetti, visioni, per affrontare questa fase di Mondo 2.1 (chiamiamola così), ma soprattutto vuole la certezza di come si affronterà  il Mondo 3.0.E tanto per dire, che queste non sono pure chiacchiere, abbiamo pubblicato, ieri, quello che Linkiesta proponeva sulla riduzione dei costi dei parlamentari. Adesso proviamo con qualche altra cosa. Senza troppe sofisticazioni, più uno sfogo che altro, premetto.
- partiamo dall'argomento caro, a tutti i cittadini (dal più piccolo borgo, alla grande metropoli): le strade. E' impossibile, che un paese geograficamente comodo (data la conformazione geomorfologica) ancora, non abbiamo direttrici funzionanti, che permettano un collegamento efficace coast to coast? Parlo per esempio, della Siena-Grosseto; delle impervie strade che rendono sofferenza, qualsiasi via per raggiungere L'Aquila; parlo delle migliaia di strade provinciali, iniziate, sospese, malridotte che permetterebbero un uso degno di uno stato del G8, dei nostri collegamenti. E non voglio nemmeno aprire il discorso Salerno-Reggio Calabria, o TAV. - da qui, dalla SA-RC, prendo però spunto per un altra questione: è ora (e casualità lo dico oggi, a 19 anni dalla strage di Via d'Amelio) che questo paese cominci a liberarsi dalla criminalità. Non è ammissibile, che in un paese lacerato dal cancro della mafia, un Ministro della Repubblica, possa continuare a restare al suo posto, durante un processo in cui il capo di sua imputazione è proprio il favoreggiamento di questa associazione di delinquenti. La revoca, preventiva, del mandato: immediata, per lui e per qualsiasi altro parlamentare. Sospensione dal lavoro, per qualsiasi altro lavoratore, dal dirigente all'operaio, fino all'accertamento dell'innocenza. Poi, reintegro, serio, sociale e lavorativo assicurato, in caso di innocenza.- investire nella ricerca non è banale: cominciamo dai campi in cui siamo forti. Medicina, enogastronomia, nucleare, per dirne alcune. Lavoriamo noi, direttamente, sui progetti che in futuro sposteranno gli equilibri mondiali. Il nucleare pulito è possibile, si stima che tra una cinquantina d'anni sarà operativo, e allora si che sarà giusto ricorrere a quel tipo di approvvigionamento energetico. Ci sono molti nostri ricercatori, che stanno studiando nel mondo, su questi lavori: occorre riunirli, e garantire credibilità e affidabilità futura.  - sarò impopolare, ma un altro cancro di questo stato, è l'amministrazione pubblica. E generalizzo, perché in questo caso non è sbagliato. E' la vera macchina mangia-soldi dell'Italia: e non sono i precari (ditelo a Brunetta), ma le migliaia di lavoratori a contratto indeterminato, che tirano a vacca e lavorano producendo un quarto dei loro meno fortunati colleghi. E' banale ma è reale. Occorre creare dei sistemi di merito, secondo i quali (esistono già, a dire il vero) i più bravi vengono premiati, ma i peggiori, possono essere perfino(!?) licenziati. Si cacciati, perché chi occupa un posto pubblico e "tira a vacca" è accusabile di reati simili al vilipendio nazionale, per come la vedo io. Il motivo per cui qui da noi il posto pubblico è ancora il tipo di lavoro più ambito, è in questo. In quelle sicurezze e garanzie a vita, a tasso zero!- e da qui il ragionamento, passa al mondo del lavoro: siamo un paese che cerca lavoro, ma spera di non trovarlo. In ogni campo, e questo è leggibile anche a livello figurato, per l'Italia come Stato, inserito nel contesto Internazionale. Rimboccarsi le maniche, prendersi a cuore il proprio ruolo, assumersi le proprie responsabilità e i propri onéri: questo è un periodo senza onori! Quelli verranno in seguito, se ce li meritiamo...- la politica è satura. Non facciamo altro che biasimare i Partiti, schifare il Sistema, odiare i Palazzi del potere: ma, e lo dicono i dati delle ultime elezioni, per sempre più italiani il "sogno politico" resta un ambito sbocco occupazionale. Un'altra cosa: spero che la fine del Berlusconismo, possa portare un rinnovamento anche nel linguaggio e nella semantica politica: sono stufo, io, della politica tifata, come le squadre di calcio al bar!- smettiamola di pensare che siamo i peggiori. Il nostro popolo, ha indicato la via dell'evoluzione al mondo; ha segnato la storia centrale della Terra. Sotto tutti gli aspetti, scientifico, antropologico, culturale, artistico, politico, sociale. Siamo un Grande Paese, in stand by. La causa di questa stasi, da molto tempo a questa parte è sicuramente Berlusconi, un altro dei gravissimi mali del nostro paese. Ha rovinato gli italiani, è vero, ma siamo noi stessi che ci siamo lasciati rovinare. Impegnare le nostre risorse, contro di lui e/o con lui, è stato lo sport nazionale, più del calcio. Lo Start Up Italia (ambizioso?!) deve ripartire da questa consapevolezza e cambiare metodo sociale. Non è possibile, che un singolo personaggio (per altro biasimevole di diverse colpe) possa catalizzare tutto questa energia: non è stato un dittatore, e nemmeno un capopopolo. Entrerà alla storia, per aver ingannato tutti, su tutto, e cambiato il modo di produrre idee e progetti (visioni) negli italiani; per aver cambiato i linguaggi, i metodi di pensiero. Purtroppo di lui, non resterà che questo: purtroppo per noi, che faremo con i nostri figli, e con i figli dei nostri figli, la pessima figura degli imboniti, inebetiti, raggirati, dal peggior commerciante imbonitore della storia di questo paese.EmContinua...forse! 

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