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Il lato oscuro della Third Party Ownership

Creato il 04 luglio 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Bello (e schietto) questo pezzo apparso a firma di Stefano Greco sul portale SSLaziofans.it qualche giorno fa. Ve ne riportiamo solo un estratto, invitandovi ad andare direttamente sul sito per la sua consultazione: "Sudamerica e giocatori in multiproprietà: il nuovo business dei furbetti del calcio….".

 

Ecco, in parole semplici, come si svolgono queste operazioni: la società A è proprietaria del 50% del fortissimo giocatore X (…) il restante 50% del cartellino è di proprietà della società B. Il ragazzo viene venduto per 20 milioni di euro alla società italiana che chiameremo per comodità Y, di cui è Direttore Sportivo o Presidente il signor Z.

Ecco che cosa succede.

Dalle casse della società Y, escono 20 milioni di euro reali (…): 10 finiscono nelle casse della società A (quasi sempre una società di cui sono proprietari i procuratori) e 10 milioni nelle casse della società B. 

Essendo la valutazione già “gonfiata” all’origine rispetto al reale valore del giocatore X, il signor Z riceve dalla società B (direttamente o tramite il procuratore del giocatore, che è quasi sempre proprietario o socio della società A ed emette false fatture) una commissione pari al 10% dell’operazione, ovvero in questo caso di 1 milione di euro. Soldi che la società B versa al signor Z su un conto in banca in qualche paradiso fiscale sparso nel mondo. In Svizzera o su qualche isolotto sperduto ai Caraibi.

Ma non è finita qui.

La società A, i 10 milioni di euro incassati li fa sparire in un amen con una serie di triangolazioni di fatture false con una società di un terzo stato estero. E semmai il fisco di una delle nazioni delle società interessate all’operazione dovesse svegliarsi e decidere di indagare, si va al fallimento pilotato della società A (quella di proprietà del procuratore e dei suoi soci) con spolpamento preventivo di tutti gli asset. A questo giro, poi, vanno aggiunti i soldi che finiscono nelle tasche dei vari intermediari, che di solito incassano un po’ da A, un po’ da B e un po’ da Z…..

Dei 10 milioni versati dalla società italiana che abbiamo chiamato Y ad A, quasi la metà tornano (una volta fatti sparire tramite le triangolazioni di fatture di cui abbiamo parlato in precedenza) in modo occulto nelle casse di Y che così può creare dei “fondi neri” per la società (per pagare stipendi risparmiando sulle tasse) o direttamente in qualche conto del signor Z. 


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