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Il lavoro ai tempi della rivoluzione digitale

Creato il 21 luglio 2014 da Propostalavoro @propostalavoro

Il lavoro ai tempi della rivoluzione digitaleTecnologia digitale e lavoro, opportunità o minaccia? Dietro alla domanda travestita da frase fatta si nasconde in realtà uno più grandi problemi che la generazione di oggi si prepara ad affrontare.

Non è una novita: da sempre la tecnologia influenza pensantemente l'andamento del lavoro. È dai tempi della primissima rivoluzione industriale che gli operai si chiedono se le macchine diano o tolgano loro il lavoro. Chiedetelo ai metalmeccanici rimpiazzati da un robot industriale, chiedetelo anche ai liberi professionisti che si guadagnano da vivere con un laptop e un telefono…risposte contrastanti ad una stessa domanda.

Negli ultimi mesi a far notizia è stata Uber, la app che permette a tutti di improvvisarsi tassisti e farsi pagare un passaggio da una parte all'altra della città. Dice bene Danilo, l'investimento nel digitale può portare davvero crescita economica e benessere. Gli utenti di uber sono entusiasti, i tassisti di professione un po' meno

«Dare via questi posti di lavoro a persone che vanno e vengono tra un lavoro e l'altro per arrotondare lo stipendio è un insulto al duro lavoro di migliaia di tassisti» dice Bhairavi Desai, direttrice esecutiva della New York Taxi Workers Alliance. In questi giorni le auto gialle della Grande Mela si stanno mobilitando contro la rivoluzione digitale del car sharing. In Italia intanto si pensa a come far arrivare il gelato a domicilio con Uber.

Le cose si complicano, perché a rischio non è solo il lavoro dei comuni cittadini. Che dire di Bla Bla Car, il servizio digitale analogo a Uber, ma per le tratte lunghe, che fa della concorrenza al treno il suo cavallo di battaglia? Trenitalia e le altre compagnie ferroviarie sono troppo grandi per sentirsi in competizione con le app, ma hanno dalla loro un inaspettato vantaggio sociale: l'impatto abientale del treno è smisuratamente inferiore a quello dell'automobile.

Non è solo un problema di economia, quindi. I fattori in gioco sono tanti e talmente importanti da richiedere una serie riflessione sociale, morale e, soprattutto, politica.

L'approfondimento non può fermarsi qui, e continuerà ancora nel prossmio articolo…continuate a seguirci!

Simone Caroli

 


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