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Il libro che ha segnato la mia vita

Creato il 22 febbraio 2010 da Adc
Qual è stato il libro che vi ha segnato? Deve essercene stato uno, ne sono sicuro.
Io ancora ricordo quel giorno che un mio amico mi disse “Ho appena finito di leggere questo libro, l’ho divorato, è spassosissimo. Se vuoi te lo presto”. Il libro in questione era Storie di ordinaria follia di Charles Bukowski. Lo lessi tutto in una notte, di getto, sperando di non arrivare mai alla fine, volevo che durasse il più possibile. Il giorno dopo ero già in biblioteca a raccattare tutti i libri del Vecchio disponibili. Quasi nessuno durò più di due giorni. Tra quelle pagine che raccontavano di bevute, liti, puttane e cavalli trovai me stesso. Per la prima volta ebbi chiara in mente l’idea reale di me stesso che per troppo tempo avevo rincorso invano.
Non potrò mai dimenticare la faccia disgustata e allibita di mia madre, dopo che aveva sfogliato qualche pagina di quei libri. “Ma cosa leggi?” mi disse “Questa è pornografia e poi non è altro che un alcolizzato!”
Che fosse alcolizzato non ci piove. Questo è sicuro. ma quel suo modo di scrivere schietto e diretto, senza inutili orpelli o bigottismi, beh, mi ha segnato. Mi ha aperto gli occhi, mi ha illuminato, in un certo senso. E mi ha invogliato a leggere. A leggere di tutto. Se non avessi scoperto Bukowski, molto probabilmente Hemingway, Fante, Celine, Salinger e molti altri non sarebbero mai entrati nella mia vita. E forse, dico forse, non avrei neppure iniziato a scrivere. Ora, se penso ad una vita senza scrivere e senza i miei libri preferiti, vedo una vita vuota, piccola. E’ per questo che la mia prima raccolta di poesie l’ho dedicata a lui, Charles Bukowski, colui che mi ha preso idealmente per mano e ha attizzato il fuoco delle mie ambizioni.
Cento volte grazie Hank.

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