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Il libro del giorno: Le tredici di Susie Moloney – un’anteprima (GIUNTI)

Creato il 16 ottobre 2011 da Stefanodonno

Il libro del giorno: Le tredici di Susie Moloney – un’anteprima (GIUNTI)
Chick era una donna vecchiostampo. Nonostante l’ora e le circostanze, era in piena «tenuta dacombattimento» come diceva Bill. Reggiseno e mutandine abbinate. Niente ditroppo audace, ma era un gran bel completino. La biancheria contenitiva lastava uccidendo. Calze, sottoveste e poi l’abito, il suo abito più bello, unRalph Lauren blu navy senza maniche. L’ orologio di Cartier, la collana diperle che le aveva regalato Bill il giorno del loro matrimonio. Infine gliorecchini coordinati e la fede. Si guardò allo specchio, rigirandosi l’anelloal dito, cosa che faceva solo quando era sovrappensiero. Ma si sentivaimpacciata con quella benda sulla mano, così si fermò. L’ ustione non la smettevadi pulsare. Prese la bomboletta della lacca: se ne spruzzò un po’ sui capelli ese li lisciò. Le ciocche ondeggiavano appena a ogni tocco. Era una sensazionecosì piacevole che per poco non ricominciò a piangere. Invece si avvicinòancora di più allo specchio e sotto una luce impietosa si diede un’ultimaocchiata. Niente male. Davvero niente male per una sessantenne. Era una delle«ragazze» più vecchie del gruppo, ma nessuno al di fuori della loro cerchia loavrebbe mai sospettato. Questo pensiero la riportò alla sua bruciatura e a Billche le  diceva «Chick, tesoro, dammi lechiavi, non fare la stupida». Ma lei non gliele voleva dare, così le avevastrette nel pugno per nasconderle. Bill sfoggiava il suo solito sorriso vago,incerto, quando all’improvviso un insopportabile calore l’aveva costretta adallentare la presa, lasciandole cadere. Bill però non l’aveva notato: erastordito, non a causa dell’alcol o di una droga, ma per colpa di Izzy, e non siera reso conto della pelle bruciata rimasta attaccata alla chiave né deldolore. Si era limitato a un «Grazie cara, ci vediamo stasera». Ovviamente luinon la rivide mai più. massive attack

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