Magazine Cultura

Il libro di Zǒng Báichī XXXIX

Creato il 25 novembre 2014 da Marvigar4

Zong báichi 39

Il sarto del paese, rinomato per aver servito numerosi signori, incontrò lungo il fiume Zǒng Báichī, seduto placido con la sua pipa di gesso accesa ad osservare le evoluzioni dei volatili.

«Ti riconosco. Di te si parla molto come un saggio dalle mille parole assennate. Ma io potrei farti sembrare ancora più sapiente, solo che tu mi conceda di tagliare e cucire un abito unico, di gran valore.»

«Perché dovrei sembrare?»

«È vero, dimenticavo la tua visione…»

«Io non ho visioni, mi basta solo ciò che ho e che vedo.»

«D’accordo. Però vorrei ugualmente servirti e donare a te un vestito come simbolo della mia ammirazione.»

«Sarebbe sciocco rifiutare la tua gentilezza.»

«L’onore è mio. Dimmi quale abito dovrò creare e io ti accontenterò.»

«Taglia l’aria che ti circonda, sarà il tessuto che mi rivestirà. Cuci tutto con il filo del tempo e ricama i bordi usando la seta delle tue speranze.»

«Questo è un modo singolare per rifiutare il mio dono.»

«No. Se non sai recidere l’aria intorno a te non pretendere di uscire dal tuo bozzolo. Se non hai mai raccolto il tempo come un filo da avvolgere non puoi nemmeno permetterti una speranza.»

«Mi chiedi di realizzare l’impossibile con le mie forbici e il mio ago.»

«E allora torna alle tue stoffe colorate e mute, illuditi di ricoprire il tempo e i corpi cucendo e ricamando… Non ho bisogno che di questo mio povero vestito, unico e irripetibile.»

Il sarto sorrise e annuì più volte. Zǒng Báichī rimase fermo ad osservare gli uccelli. Una fitta al cuore fu ciò che gli parve di sentire. Mai come in quel momento sentì quanto grande fosse la vanità degli uomini.

© Marco Vignolo Gargini


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine