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Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno

Creato il 30 settembre 2013 da Sommobuta @sommobuta
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Puffi qua! Puffi là!
Ma non li troverai!
Puffi là! Puffi qua!
Forse poi ti perderai!

E se a perdersi nei meandri dell’universo inventato da Peyo fosse un giovane filosofo francese, Antoine Buèno, il quale ci racconta che il mondo degli strani ometti blu potrebbe essere nientepopòdimenochè che una società basata sulla summa totalitaria di nazismo e comunismo?
E se a questa shockante verità apportasse esempli lampanti, precisi e inoppugnabili riferendosi proprio ai fumetti dei Puffi?
Del saggio di Buèno, "Il libro nero dei Puffi", ne avevo sentito a parlare a più riprese e in maniera sempre entusiastica. L’altro giorno, in un posto del web che ufficialmente non esiste, a seguito di un discorso nerd che più nerd non si può, è tornato fuori l’argomento.
E mi sono ricordato che avrei dovuto recuperare questo tomo.
Risultato: sono andato su Amazon e l’ho trovato.
Nonostante il prezzo non proprio felice dell’edizione digitale* (6 euro e 99, limortacciloro), il puffo dentro al mio cervello ha cominciato a pungolarmi: “Puffalo! Puffalo! Puffalo!”
E quindi non ho potuto fare altro che assecondarlo, puffando l’eBook.
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Un puffoso villaggio comunista(?)
Ve lo dico subito: è un gioiello di rara bellezza puffosa.
Antoine Buèno – che immagino si pronunci come lo sgnammosissimo Kinder - ha scritto un saggio preciso, puffoso e puntuale, puffando anche di aspetti piuttosto complicati del fanatismo nazi-comunista, senza però risultare mai pesante o didascalico.
Puffarbacco!
Il volume è diviso in tre sezioni:
- Un’introduzione;
- Una prima parte;
- Una seconda parte.
Nell’introduzione l’autore si para un po’ il suo puffoso deredano. Ci puffa di come Pierre Culliford, in arte Peyo, anche quand’era in vita, di tanto in tanto fosse costretto a difendersi da accuse di politicizzazione della sua opera più conosciuta e puffata.
Il bello è che il povero Peyo era quasi apolitico, e di sicuro, avendo subito l’occupazione nazista, non avrebbe mai parteggiato per coloro che, in una certa maniera, all’interno del Parlamento belga, puffavano certi ideali.
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Peyo, noto nazista...
Tuttavia Buèno sostiene che non è impossibile puffare in modo scientifico e analitico di certe questioni, ed è stato mosso dalla mera curiosità, anche perché ha trovato strano il fatto che opere pop come Asterix e TinTin siano state sviscerate in ogni loro componente mentre nessuno abbia mai condotto uno studio puffoso e completo sui Puffi.
La prima parte è sicuramente la più simpatica, dato che ci viene offerta una panoramica completa sul mondo dei Puffi, sul loro villaggio e sulla loro biologia. Buèno si sofferma a raccontarci per filo e per segno come puffano i puffi, di cosa si occupano, di “come sono fatti” e di come si autoregolamentano.
Senza dimenticare lo spinoso tema della loro sessualità, ad oggi irrisolta*.
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Ma i Puffi "puffavano" Puffetta?
La seconda parte è assolutamente la più bella e puffosa.
Buèno ci spiega per filo e per segno come la società utopica dei Puffi ricordi in modo sbalorditivo comunismo e nazismo, quasi come se fosse l’apoteosi della fusione di questi due regimi totalitari.
Grande Puffo, in qualità di capo indiscutibile e indiscusso del villaggio, è equiparabile a Stalin. E come il celeberrimo “baffone” era il punto di riferimento del regime sovietico, così Grande Puffo è il punto di riferimento della società puffosa.
Senza di lui, la società va in pezzi, con lui la società prospera.
E quella dei puffi è una società collettivista, letteralmente “comunista”, dove tutti sono uguali, tutti svolgono un lavoro utile, non esiste la proprietà privata, e ogni puffo rappresenta una precisa “corporazione comunitaria”.
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Grande Puffo, aka Stalin
Quattrocchi è il personaggio più puffoso e interessante, nonché il più complesso dell’opera di Peyo e quello meglio analizzato da Buèno. Se Grande Puffo è Stalin, lui è Trozkij, costantemente polemico nei confronti del potere costituito, costantemente invidioso, costantemente all’opposizione.
E allo stesso tempo, rappresenta una delle figure più importanti per un regime totalitario, ovvero l’intellettuale. Colui che da una parte viene indicato come una delle piaghe della società (e perciò meritevole di punizioni – i Puffi sono quasi legittimati a prendere a mazzate Quattrocchi, che viene sempre malmenato da tutti), mentre dall’altra è una delle figure portanti dell’ideologia del regime stesso (Quattrocchi è quello che ripete come un mantra che le cose vanno fatte come dice sempre Grande Puffo; e in questo senso incarna pure la figura preposta al controllo delle masse).
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Quattrocchi approva!
Gli esempi che Buèno fa, riferendosi ai volumi di Peyo sono numerosi, quasi schiaccianti. Per non parlare della teoria secondo la quale Gargamella, il nemico dei Puffi, altro non sarebbe che la rappresentazione – e la condanna – al popolo ebraico, visto nell’accezione stereotipata. Come i nazisti e i comunisti tratteggiavano un profilo classico del “cattivo ebreo” (quindi brutto, pelato, ingobbito, col nasone e ovviamente avido), Gargamella incarnerebbe tutti i clichè di quel profilo, sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista “morale”.
Il libro nero dei Puffi: La società dei puffi tra stalinismo e nazismo - Antoine Buèno Gargamella dà la caccia al Re dei Puffi!
Ripeto: è un libello capolavoro.
A corredo, alla fine del volume, c’è un piccolo saggio di Roberto Revello, dove l’autore, come nei pamphlet di tanto tempo fa, propone una bella antitesi, specificando che alla fine sono un folle potrebbe davvero ritenere che i Puffi fossero degli ometti “realmente” di stampo nazista e comunista.
No, perché, a giudicare da certe teorie del complotto sembra davvero che qualcuno ci creda, eh***…

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E l'hasthag di oggi è: Io amo i #puffi #nazicomunisti!
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*A questo punto credo di essere davvero uno dei pochi italiani che se ne fotte oggettivamente del contenitore poiché bada unicamente al contenuto.
7 euris per un eBook.
Maremma Butica!
Fottuto puffo del cervello!
**In realtà l’autore presenta due teorie piuttosto valide, che lascio a voi il compito di scoprire per non rovinarvi la lettura! XD
***Buèno spiega che Peyo, molto probabilmente, ha infuso ai Puffi certi comportamenti che possono essere ricondotti a nazismo e comunismo in maniera del tutto inconscia.

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