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Il macigno.

Creato il 03 dicembre 2013 da Enricobo2
Ci sono momenti in cui cammini tranquillo per le strade della vita e non ti accorgi che senza volerlo in alcun modo ed in ogni caso senza una ragione logica, stai trasportando sulle spalle uno zaino affardellato pesantissimo che ti rende penoso ogni passo. Una fatica bestiale quasi insopportabile, specialmente per gente come me, grasso di natura e limitato nel movimento (anche mentale). Non un attimo di sosta. Certo vorresti liberartene, almeno per un momento, per poter rifiatare, invece niente, sta lì, pesantissimo e inamovibile per giorni, settimane, mesi. Poi un bel giorno improvvisamente, anche se attesa con ansia, scatta una specie di autorizzazione e d'un lampo te lo togli, lo lasci cadere a terra, anzi, sparisce proprio. In un istante il peso assurdo e impossibile da reggere non c'è più, si è dissolto. La sensazione di leggerezza e di libertà che ne ricavi è impagabile. Non sai chi ringraziare se non la tua buona sorte. Forse è uno di quelli che Jin Sheng Tan classificava come i momenti felici della vita, descrivendoli con la semplicità di una frase che terminava invariabilmente con: Ah, non è dunque felicità questa?
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