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Il Madoff dei Parioli e la maxi truffa a danno dei ViP

Creato il 13 marzo 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Si è concluso in questi giorni il processo a carico di Gianfranco Lande, ovvero colui che è passato alla cronaca come il Madoff dei Parioli, imputato per associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria ed ostacolo alla vigilanza della Consob, a causa della maxitruffa da 300 milioni di euro messa in atto, che gli è costata la sentenza definitiva emessa dalla Cassazione che lo ha condannato a 7 anni di reclusione, come precedentemente stabilito dalla Corte d’Appello di Roma.

Affidare i propri soldi nelle mani sbagliate.
Investire in finanziatori della truffa.
Perdere tutti i risparmi di una vita.

È ciò che è successo a centinaia di persone, fra esponenti della nobiltà, VIP e volti noti della “Roma bene”, vittime colpevoli solo di essersi fidate di gente fraudolenta e senza scrupolo e, attratte dalle prospettiva di guadagni vantaggiosi offerta loro dal gruppo di promotori finanziari (primo fra tutti il “mago del raggiro” Roberto Torregiani) capeggiati dal “mago della truffa” Gianfranco Lande, hanno investito ingenti quantità di denaro, che sono andate perse per sempre insieme al fallimento della società truffaldina.

Tra i loro nomi spiccano quelli di famosi personaggi dello spettacolo: da Sabina Guzzanti (150mila euro) a Samantha De Grenet (200mila euro), da David Riondino (450mila euro) ai fratelli Vanzina (700mila Enrico e 400mila Carlo), passando per i calciatori Stefano Desideri (555mila euro) e Ruggiero Rizzitelli (3 milioni di euro) … più di 1.600 i nomi degli ignari clienti (dei quali 280 con diritto ad essere risarciti), che sono spuntati fuori in poco più di 3 anni di indagini svolte dal Tribunale di Roma.

E ad accusare Lande, nell’ultima udienza di uno dei processi a suo carico, sono stati proprio l’ex centravanti di Roma e Torino, Ruggiero Rizzitelli, che ha confessato in lacrime di aver perso “tutto quello che ho guadagnato nella mia intera carriera di calciatore” e il noto attore e regista, scrittore, cantautore David Riondino che in questa vicenda ha perso “circa 450 mila euro, soldi messi da parte in circa 10 anni e che mi sarebbero serviti per realizzare progetti e qualche sogno … convinto che quel denaro poteva diventare una sorta di pensione integrativa”.

La Suprema Corte ha disposto un nuovo processo civile per riquantificare i risarcimenti alle parti civili costituite.


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