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IL MAR BALTICO DELLE AVANGUARDIE (1886-1945): Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, 11 marzo – 2 giugno 2012

Creato il 14 gennaio 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Karl Schmitt-Rottluff, Due donne, 1914 © Von der Heydt-Museum Wuppertal

Karl Schmitt-Rottluff, Due donne, 1914 © Von der Heydt-Museum Wuppertal - click to enlarge

IL MAR BALTICO DELLE AVANGUARDIE (1886-1945): Sulle rive svizzere del lago Maggiore,  al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (click: MAPPA), in collaborazione con lo Staatliches Museum Schwerin - da domenica 11 marzo al 2 giugno 2012 - molti tra i protagonisti dei movimenti artistici di inizio Novecento, dagli Espressionisti ai Dada, esponenti della cosiddetta arte degenerata. Per la prima volta, 60 opere di maestri quali Lovis Corinth, Lyonel Feininger, Erich Heckel, Max Pechstein, Karl Schmidt-Rotluff, Marianne Werefkin, Alexej Jawlensky, Hans Arp, Sophie Taeuber-Arp, George Grosz e altri, ricostruiranno la storia della particolare stazione turistica sul Mar Baltico (i territori del Meclemburgo e della Pomerania) che ogni anno era popolata dai maggiori esponenti delle avanguardie. > comunicato stampa >

Dopo il successo della mostra dedicata agli anni di formazione di Marianne Werefkin, il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona presenta, per la primavera 2012, un evento di grande rilievo.

Dall’11 marzo al 10 giugno, si terrà la rassegna dal titolo Il mar Baltico delle Avanguardie (1886-1945), con la collaborazione dello Staatliches Museum Schwerin (Germania), ideatore del concetto espositivo.

Curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, l’iniziativa proporrà 60 opere di artisti quali Lovis Corinth, Lyonel Feininger, Erich Heckel, Max Pechstein, Karl Schmidt-Rotluff, Marianne Werefkin, Alexej Jawlensky, Hans Arp, Sophie Taeuber-Arp, George Grosz e altri ancora, che, nel primo quarantennio del secolo scorso, frequentarono i territori geograficamente identificabili tra il mar Baltico, lo Schleswig-Holstein, la Bassa Sassonia, il Brandeburgo e la Polonia, contribuendo alla formazione di una sorta di “stazione turistica” di artisti internazionali. Questi maestri, nel confronto con tali luoghi di pace, trovavano conforto per riequilibrare le sollecitazioni turbolente delle città.

Alexej Jawlensky, Sturmkiefern in Prerow (Pini a Prerow), 1911 © Merzbacher Kunststiftung

IL MAR BALTICO DELLE AVANGUARDIE (1886-1945): Sulle sponde svizzere del lago Maggiore, al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona - Alexej Jawlensky, Sturmkiefern in Prerow (Pini a Prerow), 1911 © Merzbacher Kunststiftung

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La mostra, per la prima volta, ricostruirà in modo esaustivo il quadro generale degli ospiti di quei territori lambiti dal mar Baltico, come Lovis Corinth frequentatore della zona fin dal 1886.

Marianne Werefkin e Alexej Jawlensky vi giunsero ormai 100 anni fa, nel 1911, e seppero interpretare lo spirito della loro arte espressionista attraverso un recupero di classicità narrativa data dal confronto con il paesaggio e il popolo che abitava queste zone.

Max Pechstein, Einholen des Bootes (Alaggio della barca), 1925, Kunstmuseum Luzern, Schenkung Walter und Alice Minnich-  Foto © Kunstmuseum Luzern, Andri Stadler

Max Pechstein, Einholen des Bootes (Alaggio della barca), 1925, Kunstmuseum Luzern, Schenkung Walter und Alice Minnich- Foto © Kunstmuseum Luzern, Andri Stadler

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Il percorso espositivo darà conto di altre importanti personalità che qui soggiornarono, da Lyonel Feininger, a Eric Heckel e Karl Schmidt-Rottluff a George Grosz e Max Kaus, ma anche di alcuni tra i rappresentanti più conosciuti della scena Dada, come Hans Arp e Sophie Taeuber, Kurt Schwitters, Raoul Hausmann e Hannah Höch.

L’esposizione, che giunge in Svizzera dopo la prima tappa al museo di Schwerin nello scorso autunno, curata da Kornelia Röder e Antonia Napp, sarà accompagnata da un catalogo – in tedesco – pubblicato dalla Hirmer Verlag München e da un cahier, con la traduzione in italiano dei saggi e arricchito dalla riproduzione delle opere presenti solo ad Ascona, per le edizioni Dadò di Locarno.

Erich Heckel, Stralsund, 1912 © Kulturhistorisches Museum Rostock

Erich Heckel, Stralsund, 1912 © Kulturhistorisches Museum Rostock

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Il programma 2012 del Museo di Ascona continua dal 29 giugno al 16 settembre con una personale di opere recenti di Ferruccio Ascari (Campi Salentina, Lecce, 1949).

La mostra, curata da Daniela Cristadoro e Mara Folini, rappresenta un omaggio alla storia del Monte Verità di Ascona (con la quale Ascari ha molte affinità filosofiche) e, parallelamente, un’occasione per presentare criticamente l’operato dell’artista pugliese.

L’iniziativa avrà la prerogativa d’integrare agli aspetti poetici e storici del percorso creativo di Ascari, quelli più specificatamente allestitivi che l’artista andrà a proporre nel trovare le giuste soluzioni in base agli spazi del Museo.

Completa il percorso espositivo una selezione di filmati relativi all’operato di Ascari nell’ambito delle arti performative, video e coreografiche. Durante il periodo di apertura, al Teatro San Materno di Ascona, verrà inoltre rappresentata la performance di danza “Quiescente, obliqua” (1981) di Ascari, attualizzata per l’occasione.

Catalogo bilingue (italiano/inglese) Kaleidoscope Press di Milano.

Hannah Höch, Schnurbild (Quadro con spago), 1923 - 25 © Fondazione Marguerite Arp, Locarno

Hannah Höch, Schnurbild (Quadro con spago), 1923 - 25 © Fondazione Marguerite Arp, Locarno

IL MAR BALTICO DELLE AVANGUARDIE (1886-1945)
Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34)  (click: MAPPA)
11 marzo – 10 giugno 2012

Inaugurazione 10 marzo ore 17.30
 
Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18
domenica e festivi: 10.30-12.30
lunedì chiuso

Ingresso: intero 15 fr. (13 €)
ridotto 10 fr (9 €)
Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; [email protected]
 
Sito internet: http://www.museoascona.ch

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Ufficio stampa
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tel. 02.36 755 700 – fax 02.36 755 701
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Marianne Werefkin, Libretto di schizzi © Fondazione Marianne Werefkin

Marianne Werefkin, Libretto di schizzi © Fondazione Marianne Werefkin


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COMMENTI (1)

Da Tomi Pobierowo
Inviato il 13 febbraio a 12:03
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Karl Schmidt-Rottluff è brillante!