Magazine Opinioni

Il mercato di Gare du Midi

Creato il 02 ottobre 2011 da Nico87

Domenica mattina…ho detto bene: mattina. Sono uno che la domenica ama dormire fino a tardi ma questa volta ho fato un’eccezione. Era da tempo che volevo recarmi nel mercato principale di Bruxelles: il mercato di Gare du Midi.

Devo dire che ne è valsa veramente la pena…si tratta del mercato più grande che abbia mai visitato. Si estende nel grosso piazzale antistante la stazione principale della città, Gare du Midi, e nelle vie laterali.  E’ il tipico mercato in cui si può trovare veramente di tutto. Frutta, verdura, formaggi, pane, carne, vestiti, cose per il bagno, cose per la casa, biciclette ecc ecc. Quello che mi ha colpito di più è senza dubbio l’atmosfera…un mix etnico e culturale incredibile…lo avrò scritto mille volte che quello che una delle cose che mi piace di più di questa città è senza dubbio la sua multietnicità, ma ogni volta mi colpisce sempre di piuù.

Il mercato della Gare du Midi è lo specchio quasi perfetto della Bruxelles vera, la Bruxelles popolare…quella che esiste da prima dell’invasione degli eurocrati e degli studenti internazionali. Il 90% delle bancarelle sono gestite da arabi…il resto da vecchi italiani, spagnoli o portoghesi….figli dei pionieri dell’immigrazione che Bruxelles ha conosciuto dall’inizio del ’900. La clientela è anch’essa molto varia…dalla signora araba coperta col velo dal capo a piedi alla giovane ragazza svedese in minigonna passando per la distinta signora belga. Le voci e le urla che si accavallano, gli odori e i sapori si mischiano creando un mix molto piacevole, all’udito e all’olfatto…l’abile parlantina dei venditori arabi ti porta a comprare più del dovuto ma i prezzi sono buonissimi e la qualità non ha nulla ad invidiare a quella dei supermercati tradizionali.

Comprare al mercato di Gare du Midi ti fa sentire cittadino del mondo e capire quanto davvero sia unica nel suo genere la bella Bruxelles.

 

Nico

 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines