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Il messaggio

Creato il 16 novembre 2015 da Marga

foglie seccheIn questi giorni, in cui il mio essere affannosamente respira aria intrisa di un autunno inoltrato, quando le fiamme sono ormai spente in secchi tappeti che scricchiolano come le mie ossa di vecchia,
in questi giorni, in cui la stagione mi sembra metafora di una civiltà stremata, quando il pensiero ormai consunto vaga smarrito in cerca di ragioni che una nebbia densa inesorabilmente divora.
in questi giorni, sento forte il desiderio di parole che profumino di saggezza, che mi aiutino a illudermi dell’ esistenza di una via d’uscita, pur se nascosta da fitte reti di ignoranza e di stupidità, sbarrata da rabbia insensata e malafede, oscurata dalla nostra, ormai cronica, incapacità di sceglierci governanti all’ altezza del loro compito.
Riporto quindi il testo di un’ intervista che Bertrand Russell ( 1872- 1970), grandissimo filosofo e matematico, rilasciò nel 1957 nel corso del programma della BBC, “Face –to- Face”.

Le sue parole indicano una strada: sceglierla, forse ci salverà o, considerando come sono andate le cose da quel lontano 1957, averla scelta, forse ci avrebbe salvato .

Supponiamo, Lord Russel, che questo filmato venga visto dai nostri discendenti, come i manoscritti del Mar Morto, tra un migliaio di anni, che cosa pensa varrebbe la pena dire a quella generazione futura riguardo alla vita che lei ha vissuto e alle lezioni che ha appreso da essa?
Mi piacerebbe dire due cose , una intellettuale e una morale.
Quella intellettuale che vorrei dire loro è questa:
quando stai studiando un qualunque argomento o studiando una filosofia, chiedi a te steso soltanto: “ quali sono i fatti? Qual è la verità che sostengono?” Non lasciarti mai sviare né da ciò che vorresti credere né da ciò che potrebbe produrre vantaggi sociali se fosse creduto, ma osserva solo ed unicamente quali sono i fatti.
Questo è il messaggio intellettuale che vorrei dire.
Il messaggio morale che vorrei dire loro è molto semplice.
L’amore è saggio, l’odio è folle.
In questo mondo che sta diventando via via più interconnesso, dobbiamo apprendere a tollerarci l’un l’altro, dobbiamo apprendere e accettare il fatto che qualcuno dirà cose che a noi non piacciono, Possiamo vivere insieme solo in quel modo; se vogliamo vivere insieme e non morire insieme, dobbiamo imparare una qualche forma di carità e di tolleranza, che sono assolutamente vitali per la sopravvivenza della vita umana su questo pianeta.

verso il nulla

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