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Il mio 2Q13

Da Simonaruffini
Sveglia alle 5.22 am.
Il mio orologio biologico è incredibilmente puntuale. 
Ogni mattina, a quell'ora, gli occhi si aprono.
Blink
Sembra di sentire il suono di un meccanismo che si mette in moto.

C'è qualcosa di surreale nell'alzarsi all'alba.

La sensazione è di camminare a dieci centimetri da terra. 
Gli organi percettivi ricevono segnali attutiti.
I pensieri, come un motore diesel, impiegano alcuni minuti prima di incanalarsi lungo il letto di un senso logico.
Movimenti automatici.
Involontari.
Come il battito del cuore.
Il silenzio non è minaccioso.
Racchiude in sé la calma dei sensi.
L'atmosfera assomiglia ad un paesaggio lunare.
La luce, l'aria hanno un colore e un odore diversi. 
Come se tutto si preparasse a tornare in vita, dopo la morte di una notte.
E io sono lì.
Spettatrice di un miracolo che si ripete ogni giorno.
Custodisco gelosamente la sensazione di partecipare a qualcosa di straordinario.
Fino al calare della sera. 
Chiudo gli occhi, sapendo che domani potrò essere di nuovo testimone di quella resurrezione.

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