Il mio blog è fuorilegge

E molto probabilmente anche il vostro.

Pare che una norma della SIAE consideri illegale la pubblicazione online di trailer cinematografici che contengono canzoni (praticamente tutti).
La tal cosa torna fattibile dietro pagamento dell’apposita tassa, il cui modico importo ammonta a € 1.800 annuali.
Tale norma che non fa distinzioni di sorta nè tra la tipologia di sito (giornalistico, commerciale, personale, addirittura i profili nei social network) nè fra le modalità di pubblicazione (hosting in proprio, incorporamento da YouTube o siti simili).
In poche parole, molto semplicemente, per mostrare dei trailer o altri filmati equivalenti si paga. Sempre e comunque.

Non riesco proprio a capire secondo quale meccanismo la pubblicazione e la diffusione di un trailer possa costituire un danno per l’opera o le opere che sta pubblicizzando (perchè un trailer dopo tutto è uno spot pubblicitario).
A me, da ignorante, verrebbe da pensare che una maggior diffusione potrebbe essere equiparabile ad un beneficio, e non a un danno, per ciò che viene pubblicizzato. Ma probabilmente in qualche modo sono finito dentro al Mondo-al-Contrario, e qui le regole sono all’opposto del buon senso.
Comunque, è inutile che io mi dilunghi, mi limito a segnalare l’articolo su Il Post che spiega tutto quanto molto meglio di quanto possa fare io.

Ora bisognerebbe indignarsi, non cedere a questi ricatti, lottare per i nostri diritti e via dicendo.
Sono perfettamente d’accordo, ma per la situazione in cui verso non mi pare proprio il caso di rischiare l’esborso di una cifra che corrisponde grossomodo ad un paio di stipendi medi, quelli percepiti dalle persone normali ed oneste che non appartengono a nessuna categoria privilegiata.
Stipendi che fra l’altro non mi riguardano, visto che per riceverli occorre avere un lavoro e al momento (li ricordavo più brevi, i momenti) io ne sono sprovvisto.

Quindi, da questo momento, niente più trailer su questo blog, provvederò anche a togliere quelli vecchi e già che ci sono elimino anche tutti i filmati il cui contenuto possa far pensare di potermi spillare dei quattrini.
Il che significa anche, fra le altre cose, che la rubrica “Videoclip e Fantascienza” è morta e sepolta.

Per chi non lo sapesse, ricordo che la SIAE, attraverso la tutela del diritto d’autore, aiuta a proteggere e diffondere la cultura. Perlomeno, qui nel Mondo-al-Contrario.