Magazine Diario personale

Il mio nuovo idolo: De Monticelli

Da Ransie @_Ransie_
Lasciatemi esprimere l'enorme disgusto, la profonda disapprovazione e il totale disappunto per quel che è accaduto ieri durante una delle tante sedute di laurea del San Raffaele di Milano.
Perché spesso mi domando a cosa serve quel pezzo di carta tanto costoso che si chiama laurea. E se una volta raggiunto il dispendioso obiettivo riuscirò finalmente a trovare un lavoro. Uno dignitoso. Uno per il quale ne è valsa la pena. Ma mi guardo intorno e non vedo altro che una miriade di laureati a spasso che forse hanno il sovrastimato attestato solo per sport.
Concordo completamente con la Professoressa De Monticelli della quale, per inciso,  riporto:
 «Chiedere a lei e non a uno degli altri quattro neolaureati se poteva nascere una facoltà di Economia sul pensiero dell'autore sul quale verteva la sua tesi, davanti al presidente del Consiglio, conteneva un'implicita richiesta di finanziamento. E Barbara Berlusconi, che magari potrebbe anche diventare una grande economista, gli ha risposto di sì».

Inoltre è veramente "una violazione del principio di pari dignità". Sì perché dicono che lo chiedono a tutti ed è la prima stronzata perché non tutti i laureati sono brillanti e non tutti sono pronti e predisposti per l'insegnamento.
La prima di una lunga serie che è meglio non dire, sarebbe fiato sprecato, parole nel vento.
L'Italia dei Padroni.

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