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Il mio pensiero "Il tribunale delle anime" di Donato Carrisi

Creato il 07 novembre 2011 da Fine

Dopo Il Suggeritore, il thriller italiano più venduto al mondo, ritorna Donato Carrisi con un nuovo romanzo.

Titolo: Il tribunale delle anime
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 464
Prezzo: € 18,60
Descrizione
Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo.Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L’altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c’è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell’impresa a pochi mesi dall’incidente che gli ha fatto perdere la memoria?Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall’obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c’è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona.Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte.
L'autore

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (Ta). Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento. Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione. Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1. E' una firma del Corriere della Sera.


Sito dell'autore: QUI

 La pioggia incessante su Roma e il brutto tempo saranno una costante di questo romanzo e ricopriranno il ruolo non solo di sottofondo, ma saranno il collante emotivo di questa storia. Il "caso" da risolvere sarà complesso, ma non ci sarà solo un'enigma a tenere il lettore incollato alle pagine, altre indagini faranno da contorno al caso principale e tutte si intrecceranno attorno ad un'unica persona.
Donato Carrisi è riuscito a farmi piacere un genere letterario che di solito non prendo nemmeno in considerazione, di solito i thriller non riescono mai a soddisfarmi preferisco di gran lunga il sottogenere "thriller psicologico", ma come dicevo poco fa' l'autore è riuscito a stupirmi (sopratutto verso la fine).
I personaggi che popolano le pagine di questo romanzo sono molti, ma l'autore riserva delle descrizioni molto dettagliate per ogni uno di loro raccontandoci le vicende che li rende piccoli protagonisti del racconto, anche se brevi, sono molto esaurienti e dettagliate, in questo modo le storie e le soggettività restano ben impresse nella mente. Nonostante i personaggi siano molti e  in certi romanzi c'è il bisogno di rileggere i capitoli precedenti per rinfrescare la memoria, questo non accade con i personaggi di Carrisi, ogni figura da lui descritta si incide nella mente anche se essa è solo una comparsa e la storia di cui fa parte non è quella principale.Le numerose indagini che compongono il racconto escono dalla penna dell'autore come dei fili che lui tira, gira e muove come vuole, per poi alla fine farli combaciare ad un unico punto che diventa il perno su cui tutto ruota. Inoltre ad arricchire il tutto ci saranno fatti religiosi e situazioni di vita quotidiana, in certi punti sarà difficile non commuoversi, tutto questo è studiato con abilità senza calcare mai la mano evitando così di cadere nel banale.
Benché il finale lascia a bocca aperta devo dire che le piccole indagini che vanno a comporre l'opera non sono difficili da capire e risolvere anzi, direi che sono piuttosto prevedibili, ma molto probabilmente l'autore ha voluto farci sentire dei piccoli investigatori nati, secondo me era quello che voleva ottenere, la nostra sicurezza, così da farci cadere nella sua trappola e noi ignari di quello che realmente andava a crearsi ci sentivamo forti per arrivare alla fine e dire "Ma dai, era come pensavo fin dal principio!" e invece NO! Il lettore  resta spiazzato perché il vero enigma da risolvere è molto più complicato da decifrare. Io personalmente arrivata a un certo punto del libro mi ero fatta i miei piani, le mie supposizioni  e pensavo già di rimanere delusa per l'ennesima volta, come spesso accade con i thriller, ma alla fine del romanzo  tutte le mie supposizioni sono state totalmente smontate, lasciandomi a bocca aperta per circa dieci minuti.
Però, si c'è un però, benché il libro inizialmente mi ha subito conquistata, grazie alle ambientazioni suggestive e il modo di narrare le varie vicende, andando avanti il mio interesse svaniva per poi magicamente ritornare, per circa metà romanzo la mia "partecipazione" ha barcollato. Nonostante la presenza di molti colpi di scena, la storia procede a rilento smorzando così la tensione e la suspance, insomma il racconto non dà cenno a voler "decollare" viaggia sempre sulla stesso livello. Anche se la lettura inizialmente non coinvolge, merita di essere portata avanti fino alla fine, detto questo mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti del genere.


 





  
  

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