Il molto paziente Odisseo

Se mi mettessero di fronte alla scelta se mettere in salvo o l’Iliade o l’Odissea, senza incertezze sceglierei l’Odissea.

L’Odissea è il poema dell’uomo e del suo ritorno, è metafora dell’esistenza stessa: Odisseo non è un semidio come Achille, non è nemmeno altrettanto bello, ma è un uomo, un re marinaio e un po’ pirata, dalle molte astuzie e dai molti inganni…C. stai zitta….E’ pure un po’ stronzo Odisseo, ma si prende anche le responsabilità di questa sua stronzaggine sopportando e soffrendo il dolore per la casa lontana e le perdite subite… Odisseo cuore paziente… F. e D. cosa avete da parlare, condividete con la classe…no? Allora tacete…Le sue lacrime hanno riempito l’azzurro mare del Mediterraneo mentre volgeva il suo sguardo umido oltre l’orizzonte dell’isola di Ogigia. Si che c’è?…una domanda? Ok vai in bagno…Odisseo soffre come un uomo, sbaglia come un uomo e per questo lo sentiamo così vicino a noi: perchè, ricordate, se noi nel nostro cammino non inciampassimo nel dolore, nell’offesa, nell’umiliazione non avremmo la capacità di cogliere nella loro profonda essenza la felicità, la bellezza e i gesti d’amore che la vita ci riserva. Non esiste gioia senza dolore, vita senza morte: così Odisseo non avrebbe mai capito quanto fosse importante Itaca per lui se non avesse dovuto penare così tanto prima di raggiungerla; non sarebbe stato così attaccato alla vita se non avesse visto coi suoi occhi la morte in faccia. Odisseo soffre, anche io soffro, non vi accorgete di come soffro qui con voi? Di come ogni giorno, lezione dopo lezione diventi più saggia perchè il dolore che voi mi infliggete mi fa crescere e maturare? Si hai ragione G. dovrei ringraziarvi perchè voi mi rendete ebbra di complessità, meno male che ci siete voi, piccoli troll con le vostre manine alzate pronti a far domande sceme come Piperita Patty. Come chi è Piperita? cercatela navigando su google…