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Il momento di uccidere, di John Grisham

Creato il 11 gennaio 2016 da Annare

momento uccidereNon ho mai nascosto la mia insana passione per i legal thriller americani; insana, perché lontani dalla cultura italiana e inconciliabili con la nostra giustizia. Eppure mi appassionano, e ovviamente il re indiscusso del genere, John Grisham, rimane sul podio.

Il momento di uccidere è il primo romanzo di  John Grisham,  1989, pubblicato per la prima volta in italia nel 1992, non sono una fanatica di date e dettagli di pubblicazione ma in questo caso, dato l’argomento, credo sia importante sottolinearlo.

Il momento di uccidere è un libro che scuote le coscienze, difficilmente ci troverà tutti d’accordo, è uno di quei testi che ti porta ad animose risse da bar, perché tutti vogliamo dire la nostra assoluta verità, anche se assassino e delitto sono chiari fin dalle prime righe. Eppure, John Grisham è talmente abile da costruire un romanzo corposo su fatti noti, invece di raccontare una storia che si arricchisce di dettagli tali da portare alla verità, lui parte dalla verità assoluta per poi distruggerla e renderla inafferrabile.

Siamo negli anni ’80 nello Stato del Mississippi, Ford County, pieno scontro razziale, quando il  Ku Klux Klan faceva davvero paura, personalmente lo temo anche ora ma questa è un’altra storia, quando i neri sedevano separati dai bianchi non più per volere della legge, ma perché le abitudini faticavano a scomparire e la violenza era spesso l’unica soluzione.

Una bambina nera viene rapita, aggredita, picchiata, violentata, e infine quasi impiccata, da due folli bianchi.

Una bambina di dieci anni.

Violentata più volte.

Picchiata, tanto da fratturarle la mandibola.

La bambina piangeva e chiamava il suo papà.

I due responsabili vengono arrestati, ma durante la prima fase del processo il padre della piccola li aspetta con un mitra e li ammazza.

Ora, secondo la legge: hai ucciso, sei colpevole. L’uomo ha organizzato l’omicidio, premeditato, studiato, lo ha addirittura comunicato ad un paio di persone. Ma come possiamo giudicare colpevole un uomo che ammazza i due violentatori della sua bambina?

Di contro, se iniziamo a farci giustizia da soli rischiamo di ritrovarci in guerra a casa nostra, tutti contro tutti.

Ma se fosse capitato a mia figlia? Cosa avrei fatto?

John Grisham entra dentro l’anima delle persone del luogo, e racconta un processo praticamente scontato, stravolgendolo e facendoci seguire pagina dopo pagina la quotidianità dell’avvocato Jake Brigance e dei suoi amici alcolizzati. Paradossalmente la violenza all’esterno del tribunale diventa talmente elevata da risultare inconcepibile, mentre all’interno dell’aula giudiziaria in molti sostengono l’innocenza di quel padre, che ha fatto ciò che ogni padre vorrebbe fare.


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