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Il Natale diventa post bizantino

Creato il 27 ottobre 2011 da Poleva

Due francobolli da 60 e 75 centesimi, e poi il libretto contenente quattro esemplari del taglio più costoso. Così si prospetta la serie che il Vaticano -nell’ambito dell’infornata attesa per il 18 novembre- emetterà per solennizzare il Natale 2011.

Il soggetto individuato si trova alla pinacoteca dei Musei vaticani: è un trittico realizzato in tempera ed olio su tavola appartenente all’arte cretese del XV secolo, una scultura lignea dalle dimensioni di 23×34,5 centimetri che fino al 1762 si trovava presso il Museo sacro della Biblioteca apostolica vaticana. Fa parte di una raccolta composta da trenta opere, dovuta alla passione del prefetto Francesco Vettori per le icone del periodo post bizantino: furono donate alla Biblioteca e sono caratterizzate dallo stile esile delle figure e da un cromatismo caldo, scuro e denso.

Il primo taglio raffigura la grotta vegliata da Maria, il secondo si concentra sulla greppia con il Bambino, il bue e l’asino.

Quello che si notare è soprattutto il carnet. All’interno comprende le cartevalori in versione autoadesiva, dall’altro lato offre al centro il soggetto come lo si vede nello 0,60 euro, mentre ai lati sono rappresentati due santi, Benedetto e Francesco, a proteggere e adorare Gesù.

Quanto alla tiratura, che come al solito viene indicata nel suo limite massimo, per la serie ammonta a 150mila unità in fogli da dieci, cui si aggiungono 120mila libretti.

Francobollo Natale Vaticano

via vaccarinews


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