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Il naufragio della Costa Concordia, nuovo sopralluogo nel relitto

Creato il 27 luglio 2013 da Dreamblog @Dreamblog

Si tratta di un supplemento di indagine richiesto dalla procura nell’ambito dell’inchiesta sull’ipotesi di distruzione dell’habitat

Il naufragio della Costa Concordia, nuovo sopralluogo nel relittoI sommozzatori del gruppo Saf di Grosseto insieme ai sommozzatori di Roma hanno effettuato un nuovo sopralluogo congiunto all’interno del relitto della Costa Concordia. E’ stata la procura a chiedere un supplemento di indagine, nell’ambito dell’inchiesta sull’ipotesi di distruzione di habitat.

I sommozzatori stanno cercando di recuperare materiale anche nella parte sommersa del relitto. Questo sopralluogo fa seguito a quello di altre ispezioni subacquee effettuate nei giorni scorsi anche in presenza dei magistrati del pool che coordinano l’inchiesta, Alessandro Leopizzi e Maria Navarro.

Le nuove ispezioni arrivano a seguito delle decisioni del giudice per le indagini preliminari Valeria Montesarchio di tre archiviazioni e tre oblazioni nell’ambito del procedimento per il naufragio della Costa Concordia. Così, per tre indagati è stata stabilita una somma da pagare allo Stato per estinguere i reati relativi agli incidenti in mare: la cifra è di 21.396 euro per Manfred Ursprunger, 55 anni, austriaco, terza carica di Costa Crociere e componente dell’unità di crisi, al quale è stata contestata la violazione della normativa 196 del 2005; e per Andrea Bongiovanni, 32 anni di Salerno, che era accusato di non aver fatto rapporto alla capitaneria sull’incidente. Dovrà pagare 7.768 euro il cartografo di bordo, Simone Canessa, 27 anni, romano.

Archiviate, invece, le posizioni di Roberto Bosio, 47 anni di Sanremo, comandante in seconda della Concordia, ”perché non era sul ponte al momento della collisione scrive il gip e ogni tentativo da parte sua di sollecitare il comandante a emettere segnali di emergenza rimase vano”, e di Salvatore Ursino, messinese di 27 anni, ufficiale stagista in plancia. Archiviata la posizione anche di Paolo Giacomo Parodi, genovese di 60 anni, componente dell’Unità di crisi di Costa. Per tutti è stata archiviata l’accusa di concorso in omicidio colposo plurimo.

Fonte: La Nazione

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