Buongiorno da Andrea, in questa stagione può capitare, passeggiando in cerca di funghi e castagne, di incontrare casualmente alcune piante di nespolo. Sono piante che crescono volentieri associate al castagno nei boschi di collina preferibilmente ai margini del bosco, dove la vegetazione più rada lascia spazio ai raggi di sole. Un tempo il nespolo era un albero da frutto molto popolare nelle nostre campagne e non mancava negli orti famigliari. Le nespole infatti erano uno dei pochi frutti invernali disponibili e fornivano un aiuto prezioso contro i malanni di stagione. Col tempo questo albero è stato abbandonato dai coltivatori, preferendo frutti più adatti alla grande distribuzione, di dimensioni e aspetto più attraenti e subito pronti da consumare. Scomparso dai frutteti sempre più specializzati, il nespolo comune, il cui nome scientifico è Mespilus germanica, è sopravvissuto nei vecchi giardini abbandonati, negli orti dei conventi, dai quali gradualmente è ritornato allo stato selvatico. Molti hanno ritenuto che questo frutto non si addicesse ai tempi moderni coi suoi ritmi frenetici, perché per essere gustato richiede tempo e pazienza. Non a caso, con il suo comportamento insolito la nespola è entrata a far parte della nostra cultura come simbolo di pazienza.Un proverbio famoso infatti recita: “Con il tempo e con la paglia si maturano le nespole”. È un pensiero che invita ad aspettare che il tempo trasformi le amarezze della vita in piccole gioie.
Un saluto;
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