Magazine Società

Il nome sul campanello

Creato il 05 aprile 2012 da Andreapomella

Il nome sul campanelloVagando per gli uffici dell’anagrafe comunale ho scoperto che negli ultimi tempi non ho abitato da nessuna parte. Il vecchio posto era stato cancellato dai registri, così il mio nome vagava come una nuvola di fumo che si leva da un barbecue estivo in riva a un fiume. Ho scoperto di non avere una casa, quindi, sebbene io fossi quasi certo di averne una, o perlomeno di pagarne l’affitto e di condividerla con altre persone. Quel gran genio dalla pelle fredda che tutto presiede, però, ha sputato il suo responso: sono apolide o qualcosa del genere, un senza fissa dimora, un’ombra, sono come gli uccelli, le lucertole e i gatti randagi. Va da sé che ho provveduto a regolarizzare questa situazione, tuttavia, per qualche mese, non è esistito un posto fisico in cui potevo essere rintracciato. Allora mi sono chiesto perché gli umani attribuiscono questa grande importanza a cose come la residenza. Un uomo non è se stesso se non è in relazione ai cinquanta metri quadri che ospitano la suo salmeria. È così che funziona il sistema, sono queste le cose importanti. Di tutte le mie vacuità, le indecisioni, le titubanze, le irresolutezze, per quanto sia intensa la luce del sole sul divano che mi riscalda la testa ogni giorno, dev’essere un nome su un campanello la somma prova del fatto che io esista.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine