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Il nuovo razzismo

Creato il 13 dicembre 2010 da Pierotieni

 

I nuovi razzisti

Fonte: Flickr

I nuovi razzisti

Dare del “razzista” a qualcuno è una definizione complessa. Soprattutto perché oggi siamo circondati dai discorsi dei Nuovi Razzisti. Che sono un po’ diversi dai razzisti per i quali “i negri puzzano”:  I Nuovi Razzisti sono di solito persone istruite, non dei rozzi volgari individui da bettola. Sottovalutare questo fatto significa non capirli. Ovviamente quello che conta non è quello che evidenziano della loro istruzione ma quello che nascondono. Quando un Nuovo Razzista dice “tutti i musulmani…” sa benissimo di dire una cosa assurda, ma lo dice per il suo effetto di generalizzazione. Ben consapevole.  I Nuovi Razzisti non ritengono solo che i geni umani trasmettano caratteristiche secondarie (colore della pelle ecc.) –cosa ovvia -ma anche caratteristiche spirituali, caratteriali, di costume. In questo senso sembrano dare poca importanza alla cultura, alla scuola: un arabo è violento per natura (anche se confondendo tutto a volte dicono “per la sua cultura”) e non potrà cambiare veramente pelle. Dunque, l’integrazione scolastica dei bambini stranieri è del tutto inutile perché sono geneticamente diversi dai nostri nel carattere e nello spirito. Ovviamente tutto questo è scientificamente una sciocchezza, ma fa molta presa.  I Nuovi Razzisti però fanno un duplice discorso: quando un marocchino stupra una ragazza dicono “E’ la loro cultura, sono tutti così, ce l’hanno nei geni”; quando invece a fare la stessa cosa è un bergamasco dicono “E’ una questione soggettiva, le mele marce sono dappertutto”; ovviamente, siccome il cromosoma dello stupratore non esiste, né esiste una prescrizione Coranica che dice di stuprare le donne, il primo discorso è palesemente falso; il secondo è razionale e viene tenuto per i “nostri”.  I Nuovi Razzisti confondono continuamente (ad arte) il piano genetico con il piano culturale. Dicono che la razza bianca non deve essere indebolita con il rapporto (ad esempio) con la razza araba (come se ci fosse qualcosa di diverso a livello caratteriale nella struttura genetica) e poi se la prendono con la cultura islamica (che ovviamente non è trasmessa geneticamente). Dicono alternativamente che gli arabi sono pericolosi (piano genetico) e che lo sono i musulmani (piano culturale). Dicono di difendere la razza bianca (piano genetico) e la cultura cattolica (piano culturale). Continuando a giocare sui due piani confondono il discorso e lo rendono vago. I Nuovi Razzisti credono che dopo milioni di anni di evoluzione esistano ancora le razze pure (qual è la razza pura italiana? La bionda di Merano o la morettona di Caltanissetta?) e dunque fanno di tutto per impedire la contaminazione tra le razze, soprattutto attraverso i matrimoni misti che indebolirebbero il patrimonio genetico. Ovviamente non riesce loro di definire positivamente (nemmeno a livello somatico) le caratteristiche della razza pura, per cui sono costretti ad essere sempre sulla difensiva, limitandosi a dire che non vogliono contaminarsi ma senza rendere conto che l’etnia bianca è già contaminata da millenni ed è stato proprio questo che l’ha fatta sopravvivere.  Infine c’è una caratteristica tipica dei Nuovi Razzisti che li rende riconoscibili. Se dici loro che sono razzisti si offendono, a differenza ad esempio del Duce che ne andava fiero. Ovviamente sanno benissimo di esserlo, e del resto non vedo come si potrebbero definire coloro che parlano di differenza razziale e che vogliono salvaguardare la purezza della razza: ma sanno anche che si tratta di una posizione oggi difficilmente difendibile e socialmente poco vincente. E allora,. Continuiamo a chiamarli razzisti. Perché questo sono. Anche se nuovi.

 


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