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Il nuovo vecchio Cristiano Ronaldo

Creato il 16 novembre 2015 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
Il nuovo vecchio Cristiano Ronaldo

­Ci avviciniamo al Clasico parlando della principale stella del Real Madrid, quel Cristiano Ronaldo che da 6 anni umilia avversari settimana dopo settimana con la casacca dei blancos e che recentemente si è consacrato come massimo goleador della storia del club superando il mito di Raul.

Il Cristiano Ronaldo che ha iniziato la stagione 2015-2016 però è un po' diverso da quello che conoscevamo. Se i suoi numeri rimangono di altissimo livello con 13 gol in 15 partite (di poco inferiore alla media di oltre un gol per partita che mantiene da anni) quello visto negli atteggiamenti a volte insofferenti e in alcune giocate non sembra il solito Cristiano.

Partiamo dalla premessa che il gioco del portoghese è evoluto molto in questi anni, se guardiamo i vecchi filmati su Youtube ci si può ricordare di un dribblatore instancabile nei primi anni di Manchester con ancora poco fiuto per il gol, con spesso conclusioni non all'altezza per il livello del suo gioco. Negli anni grazie alla sapiente mano di Ferguson ed il suo maniacale lavoro è migliorato fino a diventare il miglior giocatore del mondo nel 2008 vincendo il Pallone d'Oro grazie alla vittoria del Double "Campionato-Champions League" e mettendo a referto 42 gol.

Gli anni di Madrid lo hanno visto sempre più cattivo sottoporta, arrivando come scritto prima a medie irreali di oltre un gol a partita, ma il vecchio Cristiano stava pian piano mutando.

Sarà il corpo che è cambiato, con molta più massa muscolare rispetto a qualche anno fa, sarà l'età che avanza perché tra tre mesi il giocatore di Madeira compirà 31 anni, sta di fatto che il gioco di CR7 è mutato col passare del tempo, soprattutto negli ultimi mesi, andiamo a vedere cosa c'è di nuovo:

  • Dribbling spariti: la peculiarità che ha reso grande il primo Ronaldo era l'abilità di saltare l'uomo o più uomini nello stretto con un abilità disarmante. Ormai già dall'ultimo periodo di Ancelotti non è raro vedere Cristiano non tentare nemmeno il dribbling e quando si trova in avanti il più delle volte lo vediamo scaricare sull'accorrente Marcelo in fascia per poi buttarsi in area di rigore dove può far valere una abilità che non ha ancora perso, il perentorio stacco di testa.
  • Sprint diradati e di minor velocità: su questo ci sono pochi dubbi a riguardo che sia l'età che avanza, perché quegli sprint selvaggi praticamente da 100metrista sono sempre stati una peculiarità di Ronaldo e sempre facendo il confronto col passato è evidente che la velocità di punta sia diminuita notevolmente così come la resistenza nelle sue brucianti accelerazioni, un problema che ha coinvolto anche la fase di transizione offensiva del Real Madrid che non di rado negli ultimi tempi si è trovata penalizzata, incredibile a dirsi, ad avere Ronaldo come finalizzatore quando viene da pensare che di questi tempi per imbastire un contropiede per la squadra di Benitez sia meglio avere Bale come finalizzatore e Ronaldo come punta di lancia.
  • Punizioni, un marchio di fabbrica sparito: gesto tecnico che negli anni della maturazione è stato affinato sempre di più e che ha visto compiere dei veri capolavori da calcio piazzato. Ebbene quel Cristiano che con la sua caratteristica rincorsa poi beffava i portieri in ogni modo ora sembra lontano anni luce. Negli ultimi 85 calci di punizione Ronaldo ne ha messo a segno soltanto 2, sprecando molte occasioni ghiotte che per la sua squadra potevano finire meglio se a tirare fossero stati i suoi compagni come James Rodriguez o lo stesso Gareth Bale.

A leggersi così potrebbe sembrare che parliamo di un giocatore in declino, ma non è così perché se da un lato ha perso qualcosa col passare degli anni l'esperienza gli ha fatto guadagnare altro:

  • Movimenti senza palla da numero 1: il suo gioco mutando ha acquisito una fondamentale caratteristica per poter segnare 50-60 gol ogni anno ovvero quella dello smarcamento. Non si hanno dubbi a dire che in questa caratteristica sia incontrastato il migliore al mondo, i suoi movimenti e contro movimenti sono letali per moltissime difese avversarie perché di difficile lettura, si può benissimo dire che negli ultimi tempi come il gioco del suo grande rivale Leo Messi si basi sul dribbling quello del portoghese sia fondato sullo smarcamento.
  • Gioco tra le linee di pregevole fattura: un Ronaldo che rispetto ad un tempo, al suo repertorio ha aggiunto finissimi interventi tra le linee, triangolando con i suoi compagni e dando vita a momenti di gioco del Real Madrid davvero esaltanti. Se con Mourinho avevamo assistito al Cristiano più verticale della carriera, con Ancelotti abbiamo ammirato il Ronaldo più associativo. Il miglior gioco fatto nell'era dell'allenatore italiano è stato grazie ai migliori momenti d'ispirazione del portoghese in fase di costruzione della manovra.
  • Status: di conseguenza anche questo col passare delle stagioni, se nei primi anni di Madrid il ruolo di leader non gli era unanimemente riconosciuto dalla tifoseria, negli ultimi 3 anni questa cosa è cambiata. Il pubblico che nei primi tempi nonostante i gol a valanga a volte lo ha fischiato sonoramente ora è sempre con CR7, anche in giornate meno buone come negli ultimi tempi il pubblico è sempre al suo fianco, conscio che grazie a lui negli ultimi anni si è posto fine ad un emorragia di titoli in un era che avrebbe visto dominare ancora di più senza di lui il Barcelona di Lionel Messi. Il tre volte Pallone d'Oro con le sue prestazioni, con la sua professionalità estrema è riuscito meritatamente ad entrare nell'Olimpo del Madridismo assieme ai vari Di Stefano, Juanito e Raul.

Abbiamo descritto brevemente i mutamenti di un Ronaldo che si prepara al Clasico provando a lasciare per l'ennesima volta il segno contro l'odiato rivale, viene da un periodo non privo di polemiche fuori dal campo e non molto brillante sui terreni di gioco, ma sappiamo che sono proprio in momenti come questi che un campione come lui fa più paura.

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