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Il paradosso dei paesi occidentali: dovranno diventare intolleranti per difendere i propri principi e la tolleranza della propria cultura

Creato il 27 marzo 2011 da Barbarabarbieri

IL PARADOSSO DEI PAESI OCCIDENTALI: DOVRANNO DIVENTARE INTOLLERANTI PER DIFENDERE I PROPRI PRINCIPI E LA TOLLERANZA DELLA PROPRIA CULTURA 

Le rivoluzioni nel Maghreb che stanno incendiando tutti i paesi del nord Africa e la  devastante ondata migratoria  verso l’Occidente appena  iniziata, ci pongono davanti a problematiche culturali e sociologiche decisive per lo sviluppo e la cultura dei paesi europei, culla della storia e dell’affermazione mondiale nel secolo scorso del pensiero occidentale. Io mi riconosco totalmente nella tolleranza del pensiero e della cultura occidentale,  ma come sostiene Geert Wilders,   leader assai discusso del Partito della libertà olandese, per continuare ad essere tolleranti e ad integrare le altre culture occorre difendere la nostra identità e la nostra cultura occidentale. Il diritto e l’organizzazione sociale dei Paesi europei nei secoli scorsi hanno sviluppato  una separazione netta tra le leggi dello stato e quelle delle rispettive confessioni religiose.  La libertà  del singolo  di professare la propria  religione è un diritto dell’individuale irrinunciabile e riconosciuto in tutto l’Occidente. Sempre gli stati occidentali hanno  consentito alle donne di ottenere  diritti, dignità  e  parità di stato  rispetto agli uomini. Indubbiamente la cultura e l’organizzazione dei maggiori stati occidentali ed europei sono improntate alla tolleranza che ha consentito e consente lo sviluppo e la realizzazione degli individui. Non è altrettanto per i paesi del nord Africa regolati e governati secondo i  precetti del Corano, che ad oggi continuano a sostenere una rigida separazione delle culture e impediscono l’integrazione tra le diverse culture non riconoscendo nessun diritto di reciprocità in  materia religiosa e di organizzazione sociale e famigliare. Ne sanno qualcosa gli operatori occidentali del diritto  quando,  affrontando procedure e contenziosi  internazionali riguardanti coppie miste,   devono interfacciarsi con il diritto di questi stati. Vorrei qui ricordare alcuni  preoccupanti  segnali niente affatto isolati,  che sottolineano il rischio dell’islamizzazione della nostra cultura, dalla richiesta in Francia, Inghilterra e Italia da parte di gruppi di  mussulmani praticanti  di vedere riconosciuta nei tribunali di questi paesi la legge della Sciaria, ai delitti e alle violenze commessi sulle donne islamiche  anche nel nostro Paese,  fino alla recente richiesta del riconoscimento della poligamia presentato da un egiziano residente a Torino. Questi in breve i motivi per cui condivido il pensiero di Geert Wilders e sostengo che  in questo momento storico e negli anni a venire l’Occidente deve e dovrà difendere con coraggio la propria identità culturale. Paradossalmente l’Occidente si vede costretto in questo momento a rinunciare almeno in parte  al principio della  multiculturalità,  per potere poi nel futuro continuare  a preservare questo principio insieme a quelli della tolleranza e dell’integrazione. L’Occidente deve respingere con fermezza la contaminazione del propri principi culturali con quelli rigidamente espressi dal Corano e deve mantenere la propria identità culturale rispetto al rischio di una islamizzazione. Questa è l’unica possibilità per noi occidentali di continuare anche negli anni a venire a tollerare ed integrare nei nostri Stati e nei nostri ordinamenti giuridici altre culture e a mantenere possibile la multiculturalità,  che ha arricchito e consentito nei secoli precedenti lo sviluppo e l’evoluzione del nostro pensiero. Per perseguire questo obiettivo irrinunciabile non possiamo consentire che i  precetti del Corano  siano riconosciuti  dalle nostre leggi e comprimano quelli che per noi occidentali sono diventati diritti individuali riconosciuti e irrinunciabili.

Barbara Barbiei, 27  marzo 2011


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