Il paradosso del disastro di Lampedusa

 

Si tratta soltanto dell'ultimo della lunga serie di disastri che questo scellerato governo ha commesso vuoi per incapacità, vuoi per negligenza, vuoi per malafede. In questo caso, però, la catastrofe umanitaria di Lampedusa, pur mostrando al mondo intero la pochezza dei nostri governanti può essere da loro usata paradossalmente a loro beneficio.

Se c'è una qualità che va riconosciuta alla destra italiana, almeno a quella di governo, e di avere una fortissima padronanza della comunicazione mediatica, sia per i mezzi a disposizione sia per innata capacità dovuta alla natura populistica e semplicistica del loro concetto di cosa pubblica. Questa indiscutibile prerogativa, unita alla forte propensione alla mistificazione e manipolazione dei fatti, aiutata sempre dalle possibilità in campo mediatico fornite dal leader, coadiuvata dal dabbenismo e boccalonismo degli Italiani, può trasformare un'enorme sconfitta sul piano politico in una formidabile arma di propaganda.

D'altro canto è proprio sfruttando le paure degli italiani che la destra è giunta al potere e lo detiene quasi ininterrottamente da circa diciassette anni. La paura del comunismo, delle tasse, del diverso, dello straniero, del progresso stesso e delle sue incognite sono state cavalcate politicamente da Berlusconi fin dall'alba della sua stagione politica e ancor oggi forniscono la ragion d'essere di un governo che trova il suo consenso nell'ignoranza intesa come non conoscenza e nella manipolazione dell'informazione.

Per questo, sfruttando la paura dello straniero, dell'immigrato, paura ampiamente dimostrata dall'atteggiamento quasi unanime delle Regioni a prescindere dallo schieramento politico che le amministra, il Governo sta incassando il consenso degli Italiani sulla scellerata politica attuata per risolvere la questione della massiccia immigrazione proveniente dal nord Africa. L'Italiano sta ancora una volta dimostrando di essere poco incline alla solidarietà ed è ben lieto dei proclami governativi inerenti al riportare a casa i migranti distinguendoli dai profughi (come riconoscerli ancora non si sa). Ecco quindi quella che in un paese normale sarebbe un'enorme disfatta politica trasformarsi in un formidabile mezzo di propaganda. Genialità.

Luca Craia