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Il paradosso della democrazia

Da Hjorda

Ieri sera ero a Il Kino a sentire Alessandro Baricco che diceva la sua sul mondo del cinema e mentre ascoltavo sintetizzavo alcune sue frasi salienti con più status sulla mia bacheca Facebook. Baricco è un intellettuale “aristocratico” e il suo discorso di ieri si può riassumere in una condanna del populismo, sia di destra sia di sinistra, e nell’affermare il primato della meritocrazia come valore di destra contrapposto all’egualitarismo culturale di sinistra.

I miei status su Facebook sono stati commentati spesso con risentimento e vero astio nei confronti di Baricco e la sensazione che avevo in quel momento è che si stesse ripetendo Kennedy vs Nixon. Nel famoso confronto elettorale chi stava in studio avrebbe dato come vincente Nixon, l’opposto di chi stava a casa a guardare la TV. Il pallore televisivo di Nixon, che non volle farsi truccare, fu la causa della sua sconfitta. Ecco molti dei commenti negativi su Facebook, mi sono sembrati più legati ad un astio di fondo, un’antipatia a pelle; un po’ tipo quella che spesso investe Marco Travaglio o Santoro.

La sensazione mia è che la forma stia prevalendo sul contenuto. Lo stesso contenuto viene poi sempre più semplificato e appiattito. Baricco ha accusato la sinistra italiana ( lui si è definito di destra, pur non votando a destra) di essere stalinista: se sei dissidente o sei un traditore o uno che ha degli interessi e quindi un ladro. Questa affermazione è in termini politici proprio il risultato della semplificazione a mera forma, colore, bandiera, bellezza o bruttezza di qualunque discussione culturale. La forma è contenuto, anzi questo ne viene sopraffatto.

Domani si vota per i Referendum. Che ne sappiamo noi dei quesiti? Poco e nulla e molto si deciderà a pelle, come l’antipatia. Il Referendum è un’alta forma di democrazia, forse la più pura essendo così diretta. Eppure il meccanismo di una persona un voto è proprio la testimonianza concreta dell’egualitarismo di cui sopra. I nostri voti anonimi saranno conteggiati come tutti uguali e il mio Sì o No equivarrà a quello di Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica.

Eppure io e il mio vicino di casa non siamo  premi Nobel.


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