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Il Parlamento approva

Creato il 14 ottobre 2011 da Gianlucaciucci
Si è da poco conclusa la seduta sull'ennesima fiducia del Governo Berlusconi (51 in tre anni) ed è finita con il risicato salvataggio di un esecutivo che non esegue, a meno che non ci si riferisca alle leggi utili al Primo Ministro. Per la cronaca è finita 316 a 301 per i sì.
Anche uno sprovveduto di questioni parlamentari come me capisce che una tale maggioranza non va da nessuna parte, eppure va avanti, però il Paese va a picco.
Sempre che interessi a qualcuno certo. Ai Radicali che, radicalmente, non sottostanno a quanto deciso dalle opposizioni, cioè non votare per far saltare il numero legale; all'opposizione che, per qualche motivo, decide di proseguire con la tattica dell'Aventino che, fosse solo per scaramanzia, sarebbe meglio non riproporre più. Ma pure a qualcuno all'interno della maggioranza che, per intascare la pensione da deputato,  decide lo stesso di stringere il cappio intorno al mio collo come a quello di tanti altri, di passare sopra i cadaveri di tutti coloro che pagheranno, direttamente o indirettamente, le scelte scellerate di questi anni. Ai Mentana, Cazzullo, Feltri (famiglia) e compagnia bella che continuano a discutere con un gusto schifoso per la chiacchiera che c'entra molto poco con il dovere di cronaca e parecchio con il cazzeggio, come se fosse divertente.  Ai migliaia e migliaia di stronzi che dibattono sui social network come si dibatterebbe di una partita di calcio, non capendo che è sulla loro pelle che si sta giocando questo assurdo match insanguinato. Gente che si è indignata (previo uso del vocabolario) solo dopo che un libriccino glielo ha intimato. E domani si va in piazza, per l'ennesima volta, mentre coloro che ci stanno strozzando avranno raggiunto le prime o seconde case, buttandosi alle spalle la pagliacciata di oggi pomeriggio,  quella cosa schifosa che chiamano democrazia e buttando nel cesso le nostre vite.
Intanto ci sono scuole in cui si accorpano studenti di età diverse, ospedali che rifiutano i pazienti o nei quali si contraggono malattie a volte più gravi di quelle per cui si era andati a curarsi e molti pendolari non hanno più mezzi di trasporto. Come in un Paese che sembra uscito dalla guerra eppure la guerra non c'è stata, anzi è l'esatto opposto. Italia, l'esatto opposto.

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