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Il partito radicale partecipa alla vita politica dal 1955 nel 1989 ha preso il nome di Partito radicale. Un opportunismo radicalizzato.

Creato il 29 settembre 2011 da Slasch16

Il partito radicale partecipa alla vita politica dal 1955 nel 1989 ha preso il nome di Partito radicale.  Un opportunismo radicalizzato.Orientamento liberale, liberista, libertario e antiproibizionista con una marcata visione della laicità dello Stato.
Per decenni, a sinistra, abbiamo visto, personalmente di certo, i radicali come filo capitalisti all’americana per via di quel liberista inserito nel loro “orientamento”.
Hanno parlato dei diritti di tutti e di tutto il globo, di mercato libero ed hanno combattuto per migliaia di iniziative molto coinvolgenti ma sempre un metro più il là della luna.
Non hanno mai parlato di lavoratori, di lavoro, di diritti dei lavoratori.
Pacifismo, libera sessualità, aborto, divorzio, partitocrazia è infinito il campo in cui i radicali si sono mossi ed hanno seminato.
Senza mai parlare di lavoratori.
Delle migliaia di battaglie, molte condivisibili, ne ricordo solo due che sono andate a buon fine, il divorzio e l’aborto.
Il divorzio lo dobbiamo al progetto di Loris Fortuna e Baslini al quale ci siamo accodati un po’ tutti anche se i radicali ne hanno fatto la loro bandiera.
Cani sciolti, di un’anarchia inconcludente, non è la prima volta che appoggiano un regime o l’altro, uno governo o l’altro, in nome di principi in molti casi fuori luogo e fuori tempo.
Come la votazione di ieri nella quale si sono astenuti con la scusa dell’amnistia e delle carceri affollate oltre ogni limite di poveri cristi per reati creati ad arte dai fascisti al governo, come la clandestinità per chi è nato da genitori stranieri in Italia e la dose minima per lo spinello.
I veri drogati, spacciatori e commercianti all’ingrosso sono fuori e fanno consegne a domicilio nei palazzi del potere.
Ma l’anarchia inconcludente non è incomprensibile a chi è un osservatore attento, i paladini che sono contro il finanziamento ai partiti, che pur con tutte le critiche del caso hanno permesso anche alle forze più deboli economicamente di fare politica allargando la democrazia e la partecipazione, hanno altri fiumi nei quali abbeverarsi, da anni. Decenni.
Quindi anche la sceneggiata di ieri, che ho seguito in diretta, ha acceso la lampadina della mia malizia, da decenni so che quando i radicali fanno casino hanno le loro buone ragioni ed allora mi sono chiesto: cosa c’è in ballo questa volta per mettere in atto il centesimo voltafaccia?
Questa mattina presto l’ho scoperto subito: Entro fine mese scade la convenzione tra la Presidenza del consiglio e Radio Radicale.
Ecco spiegato tanto fervore, giusto, per l’amnistia.
Peccato che sia fuori luogo, tempo e logica. E’ solo interesse di parte, se la protesta è applicata in questo modo.
Io pubblico su Fai notizia, forum di Radio Radicale ed ovviamente posterò anche questo. 



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