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Il Passato è Passato, meglio se Compiuto

Creato il 13 gennaio 2011 da Emgiulia
Carissimi,
cos'è il PASSATO? La raccolta del vostro vissuto: persone, ambienti, oggetti, circostanze, avventure, disgrazie e momenti felici, sentimenti, passioni, moti emotivi, rammarico, amore.. Tutto ha contribuito acostruire ciò che siete ORA. La buona notizia è cheil passato è passato. L'altra buona notizia è cheil futuro lo state creando ora. L'altra buona notizia è chelavorando sul passato costruirete un futuro spettacolare
Quindi, il passato è la vostra risorsa più importante; tuttavia,è assolutamente necessario imparare a manipolarla, altrimenti scatenerete tutto il suo potere contro voi stessi. Cosa significa manipolare il passato? Significa saperlo trattare, saperlo sviscerare, saperlo sfruttare al momento giusto nel modo giusto.
Rimuginare su emozioni ed eventi vissuti può essere molto deleterio qualora questi nuclei generino pensieri negativi nell'hic et nunc. Vi capita di rispolverare vecchi ricordi e sentirvi male, giusto? Il fatidico nodo alla gola, il buco nello stomaco, mal di pancia, depressione istantanea ed eterea - apparentemente, non esiste nessun motivo per il quale dovreste sentirvi in questo modo. Rimuginare giusto per rimuginare non serve a nulla ed è dannoso. Ricordare per curare e costruire è l'alternativa migliore.. 
Voi e voi soltanto avete la possibilità di revisionare il vostro vissuto e trarne gli insegnamenti, scavare e scoprire il nocciolo positivo di ogni vostra esperienza, trovare le credenze negative che albergavano (e forse ancora albergano) in voi e che vi hanno condotto a quegli eventi. Questa revisione è fondamentale e ha lo scopo di portarvi ad un livello di coscienza superiore, permettendovi di lavorare interiormente su voi stessi e resettare i parametri attualmente ignoti che vi impediscono di attrarre ciò che desiderate (o, al contrario, che manifestano ciò che non desiderate in continuazione).Alla fine di questa revisione, dovreste riuscire ad evocare ogni tassello del vostro vissuto restando completamente neutrali o sentendovi bene. 
Questo lavoro va eseguito ogni qualvolta "capiti" l'occasione; vedrete che nel momento in cui vi darete da fare per gestire emozioni risorte dal passato, vi "capiteranno" eventi che rievocheranno in voi memorie e memorie, situazioni e persone simili - dovrete riconoscerli e percepirli come opportunità fantastiche per migliorarvi ORA, perché tali sono. Non lasciatevi sopraffare dai ricordi, non crogiolatevi in essi. 
Come si gestiscono un ricordo e l'emozione associata?
Tenete sempre presente che ogni circostanza/fatto/persona non ha alcun significato al di là di quello che voi stessi gli avete dato. Se, ad esempio, le persone pigre vi fanno innervosire, non significa che "se una persona è pigra, fa innervosire", ma significa che "voi provate nervosismo in presenza di una persona pigra". Senza il vostro contributo sulla scena, il nervosismo non ha ragion d'essere e quindi non c'è. Funziona così anche con le circostanze, con gli eventi; anche con le cosiddette "disgrazie" - in questo caso, le convinzioni che nutrite al riguardo sono frutto di anni e anni di condizionamento sociale; tuttavia, non siete giustificati. Potete (e dovete) sempre riconoscere che senza il vostro zampino inconscio determinate sensazioni non possono manifestarsi. Ora, ripercorrendo il ricordo identificherete l'emozione che associate ad esso: rabbia, rancore, rimorso, rimpianto, desiderio di vendetta, malinconia, amore, gratitudine.. Le sfumature sono infinite. Se il ricordo suscita in voi amore, gratitudine, felicità, gioia, qualsiasi emozione positiva.. ricaricatevi con quell'emozione, abbandonatevi in essa, respiratela per un po'.. Se il ricordo suscita in voi qualsiasi altra forma di emozione, non piacevole, iniziate a lavorare. 
Non ribellatevi all'emozione; lasciate che si esprima, prima o poi svanirà. Perònon identificatevi in essa e cercate di mantenere una buona lucidità mentale. Ripercorrete l'episodio (o gli episodi) che generano in voi quell'emozione e cercate di capire quali possono essere state le convinzioni limitanti che avevate (avete) al riguardo - perché vi sentite così? Perché in quel frangente vi siete sentiti così? Ad esempio, supponiamo ch'io ricordi la "tragica fine" di una relazione sentimentale, terminata perché mi sembrava che mancasse partecipazione e sintonia da parte dell'altro; all'emergere del ricordo, provo un misto di rabbia, rammarico, nostalgia dei momenti belli passati, delusione. Perché? Rabbia, rammarico e delusione perché sono ancorata a credenza potentemente distruttive: che io debba pretendere determinate cose dall'altra persona, che io possa pretenderle in modo esclusivo, che la mia felicità dipenda dall'altra persona, che io non riceva mai nulla indietro malgrado dia tutta me stessa; magari ora credo anche di avere la soluzione ai problemi di allora, quindi provo anche un'immenso rimpianto/rimorso, malinconia, etc. La nostalgia per i momenti passati è indicativa del fatto che credo inconsapevolmente di non poter vivere altri momenti belli, così belli, in futuro. 
Separate mentalmente l'episodio dalle vostre emozioni; che cosa vi piacerebbe provare ripensando a quell'episodio? Ricordate diassumervi la completa responsabilità di qualsiasi cosa vi sia "accaduta". Non delegate le responsabilità. Per continuare con l'esempio, mi piacerebbe provare gratitudine per i momenti belli che ho trascorso, gioia rivivendoli nella mia mente, amore per quella persona malgrado l'accaduto; mi piacerebbe provare compassione per me stessa per non aver capito che avevo convinzioni errate, ma lodarmi per essermi comportata in un certo modo perché quello era il modo migliore che conoscessi; mi piacerebbe provare soddisfazione perché la comprensione di questa esperienza mi rende una persona migliore. Naturalmente si potrebbero associare tante altre emozioni potenzianti; è tutto molto soggettivo. Per alcuni eventi, è anche possibile chiedere dinon provare emozioni. Trarre l'insegnamento positivo (soddisfazione perché la comprensione mi rende una persona migliore) e basta; è il caso degli eventi più "drammatici", anche se tutto può essere in realtà riletto in chiave positiva assoluta. 
Ora che avete individuato le nuove emozioni che volete associare, formulate le convinzioni di base che vi permetteranno di generarle. Nell'esempio: ho infinite opportunità per essere felice e vivere momenti bellissimi; amo incondizionatamente qualsiasi forma di vita, anche le persone che secondo il credo comune non si comportano bene; sono responsabile della mia felicità; mi auto-soddisfo, mi rendo felice e non ho bisogno di nessuno, anzi, ho molto da donare agli altri.. etc.
Ripetete la ri-associazione delle emozioni all'evento ogni volta che potete, finché non riuscirete ad evocare l'episodio e a parlarne con totale neutralità o addirittura con gioia. Accompagnate questo esercizio con il perdono; perdonate voi stessi per aver attratto persone e situazioni che vi hanno fatto sentire male, perdonate gli altri, perdonate incondizionatamente elasciate andare. Lasciate il vostro inutile fardello a terra e libratevi nel perdono e nella comprensione. Se non riuscite a perdonare - e anzi, PERDONARE E AUGURARE IL MEGLIO CON IL CUORE ALLA PERSONA INTERESSATA, non vi siete ancora liberati completamente delle vostre catene. Perdonate, perdonatevi e lasciate andare; il perdono serve per guadagnare lavostra libertà. Gli altri non sono che opportunità meravigliose per imparare a perdonare e abbattere i nostri limiti. 
Cercate di capire se si sono manifestatischemi ricorrenti, nella vostra vita passata; magari vi siete innamorati di persone molto simili, che vi hanno fatto sempre scattare emotivamente in un certo modo, oppure amici/amiche che vi hanno tradito, eventi simili, situazioni imbarazzanti ricorrenti.. Possono essere tanti e di tanti tipi. Se riuscite a identificare, per ogni schema, la causa scatenante - l'episodio primo, la prima volta che avete provato quell'emozione - potrete capire quando e come si è installato in voi il sistema di credenze che ha manifestato più volte quello schema. Liberandovi di questo sistema, smetterete di attrarre quelle circostanze. Ricordate che il vostro passato e ciò che diventerà vostro passato in futuro non è che una raccolta diprocessi; quando un processo viene terminato, quindicompiuto, diventa ESPERIENZA. Altrimenti resteràincompiuto e sarà necessario reiterarlo per concluderlo. L'esperienza è processo compiuto dal quale si sono tratti gli insegnamenti contingenti al processo; è processo che, se rievocato, ci lascia neutrali o ci rende gioiosi. 
Si parla anche diprocessi incompiutinel caso situazioni più semplici, brevi, ma insidiose, che attraete spesso.Ad esempio, spesso vi ritrovate nella condizione di aspettare la persona con cui avete appuntamento - e questo vi infastidisce. Continuerete ad attrarre situazioni simili e vi infastidirete sempre di più, scommettiamo??Vi arrabbiate ogni volta con la persona in questione. Perché?Le emozioni del caso sono rabbia, fastidio, umiliazione anche; le credenze che le causano possono essere di varia natura. Spesso la credenza è: "il ritardo è mancanza di rispetto e assenza di vero interesse". Ma senza il vostro zampino inconscio, la rabbia, il fastidio, l'umiliazione escono di scena - sono il vostro contributo alla coreografia; cancellate la credenza e definite cosa vorreste provare in sostituzione. Magari vorreste restare neutrali, oppure sollievo perché potete sistemarvi.. Sguinzagliate la creatività!Nuove credenze potenzianti: il ritardo non ha significato; grazie per il ritardo, posso riprendere fiato e rilassarmi un attimo prima del nuovo appuntamento... 
Continuate a lavorare sui vostri processi incompiuti finché non saranno esperienza; liberatevi dei vostri schemi, solo così potrete davvero costruirvi un nuovo futuro a misura di sogno.Chiedetevi cosa state imparando, cosa avete imparato, qual è il lato positivo dell'evento, qual è il dono che non riuscite a vedere, in che modo questo episodio vi ha migliorato, in cosa vi ha reso più forte, cosa potete ottenere. E perdonate. E Amate. Incondizionatamente.
Al vostro Futuro Con Gratitudine

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