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Il Paywall del NYTimes Genera il 12% dei Ricavi da Vendite

Creato il 22 dicembre 2012 da Pedroelrey

Il tema dell’introduzione dei paywall è argomento caldo anche in Italia dove si fanno sempre più insistenti e concrete le voci di una sua adozione anche da parte delle principali testate nazionali del nostro Paese.

Bisogna riconoscere che lo scetticismo che era stato espresso da molti, incluso il sottoscritto, al tempo dell’introduzione del metered paywal del NYTimes circa 18 mesi fa è smentito dai fatti. Ora per il quotidiano le vendite del giornale pesano più della pubblicità e la versione digitale nel suo insieme [versione per pc, tablet, smartphone] rappresenta circa il 30% delle vendite in quantità.

Secondo quanto riporta Bloomberg, che cita i dati di un’analista finanziario specializzato proprio nella area dei media, il paywall pesa il 12% del totale dei ricavi delle vendite del giornale, che quest’anno dovrebbero raggiungere complessivamente 768,3 milioni di dollari, pari a circa 92,2 milioni di $.

Se certamente si tratta di ricavi importanti bisogna ricordarsi che il sito del giornale statunitense è il secondo al mondo, dopo il «Mail Online», per numero di utenti unici che vi accedono , con 48,7 milioni di utenti unici nel mese di ottobre di quest’anno secondo le rilevazioni diffuse recentemente da comScore.

Come sottolinea anche paidConten commentando la notizia, non sono ricavi che da soli potranno consentire al «The New York Times» una sostenibilità economica che dovrà sostenersi inevitabilmente utilizzando altre leve, arricchendo il mix, anche perchè ovviamente il trend di grande crescita delle vendite della versione digitale nel tempo si stabilizzerà cessando di generare ricavi supplementari.

E’ opportuno infine ricordarsi, per avere un quadro il più completo possibile, che le vendite della versione digitale sono effettuate a caro prezzo, sostenute da una fortissima promozionalità, ed infatti i ricavi anche in quest’area continuano ad essere calanti nel complesso come evidenzia un altro analista finanziario che ha pubblicato recentemente i dati storici e le proiezioni sino al 2016 al riguardo in base alle quale consiglia di vendere il titolo azionario del quotidiano.

Scrive Marco Pratellesi che “in un contesto di grandi cambiamenti, aspettare che qualcuno trovi un nuovo modello di business che sostituisca il precedente per poi seguirne la strada potrebbe rivelarsi letale”. Che sia quello che sta succedendo con le aspirazioni di erigere dei muri dei quotidiani generalisti nazionali?

NYTImes Ricavi

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