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IL PAZIENTE - di Nicci French

Creato il 10 febbraio 2012 da Ilibri
IL PAZIENTE - di Nicci French IL PAZIENTE - di Nicci French

Titolo: Il paziente
Autore: Nicci French
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2011

Ho letto “Il paziente”, thriller psicologico scritto da due giornalisti inglesi, Sean French e Nicci Gerrard, coniugi che hanno fuso la loro identità nello pseudonimo di Nicci French. E’ una storia che percorre il ricco filone del quale fanno parte anche romanzi di successo come “La psichiatra” di Wulf Dorn o “L’ipnotista” di Lars Kepler.

   

E ho letto questa storia al ritmo delle evocazioni cinematografiche che il romanzo mi ha indotto.

La mia passione per lo ‘psico-dramma’ di tensione affonda le sue radici in due film in bianco e nero di Hitchcock: “Io ti salverò” e “Marnie”, che ho visto da adolescente e mi hanno molto impressionato.

Nel primo, corre l’anno 1945 e Ingrid Bergman veste i panni della dottoressa Constance Peterson. John Ballantines (Gregory Peck), è pesantemente sospettato di omicidio, ma la tenace dottoressa, per puro amore, crede nella sua innocenza e intende guarirlo da una grave amnesia e da una strana fobia: sì, perché il giovanotto perde i sensi al sol vedere linee scure parallele su fondo bianco ... Curiosità: il regista si rivolse al surrealismo artistico di Salvador Dalì per concepire alcune scene (indimenticabili) di carattere onirico.

Nel secondo film, datato 1964, Tippie Hedren impersona Marnie, cleptomane e, anche lei, ricolma di psicosi: avversione fobica al sesso maschile (androfobia), paura per i temporali (e qui c’è l’imbarazzo della scelta semantica: astrafobia, brontofobia, ceraunofobia, cheimofobia, tonitrofobia), terrore per l’accostamento bianco-rosso (un ibrido tra leukofobia e erytofobia). Anche qui l’amore di Mark Rutland (Sean Connery, deciso a tutto pur di variare il cliché dello 007!) avrà una funzione taumaturgica e porterà a galla “il rimosso”.

Ebbene, il romanzo “Il paziente” – come i due film di Hitchcock citati – rispondono allo schema tipico del thriller psicologico classico: la turba manifesta permette all’analista/eroe di risalire la corrente e, attraverso un percorso tortuoso, riportare a galla – cioè guarire – il disagio.

Segnalo soltanto che, in epoca più recente, assistiamo a varianti di questo schema a lieto fine: come in “Analisi finale” del 1992, ove lo psichiatra Isaac (Richard Gere) deve penetrare i misteri di Heather (Kim Basinger), ma il risultato finale sarà l’unica forma di guarigione possibile: quella estrema.

La lettura de “Il paziente” mi ha evocato, per connessione d’argomento, almeno altri due film, le cui scene mi sono apparse davanti agli occhi con prepotenza in alcuni passaggi del libro.

Sorvolo sul legame viscerale e totalizzante che connette due gemelli omozigoti attraverso coincidenze e sovrapposizioni: anche questo è un tema al quale la cinematografia ha ampiamente attinto. Ma l’uccello impagliato che ciascuno dei due gemelli espone in bella mostra nel proprio appartamento mi ha ovviamente rimandato a Psycho, film nel quale lo stralunato Anthony Perkins ha il macabro hobby di imbalsamare volatili e pennuti.

E come non pensare alla Maryl Streep de “La scelta di Sophie”, dinnanzi a una madre che deve scegliere (certo, per premesse ben diverse!) quale figlio abbandonare?

    

Poi mi chiedo: ma questa mia lettura visionaria del romanzo, non sarà per caso dovuta alla frequentazione di www.i-FILMSonline.com ?

    

Concludo questa mia recensione sui generis con un’annotazione del tutto personale. Segnalo che un altro psico-thriller, tanto per rimanere in argomento, potrà essere ‘prelevato’ GRATUITAMENTE in formato e-book su “Amazon.it: ciesse edizioni: Kindle Store” (www.amazon.it) nella settimana dal 13 al 18 febbraio. Ringrazio chi vorrà approfittarne,  è “Il carnevale dei delitti” di …

…. Bruno Elpis

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