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Il peggior reato

Creato il 22 giugno 2012 da Albix

Il peggior reatoIo che non scommetto mai, ci avrei scommesso. Il  Senato ha votato sì all’arresto per l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi. I sì sono stati 155, i no 13.

Come mai? Rigurgito di dignità da parte dei senatori? Ditemene un’altra! Nuovo corso della Camera Alta? Ma va là!! (direbbe qualche deputato molto noto); Meglio tardi che mai? Non regge!!!

Qualcuno ha scritto che i senatori abbiano avuto paura dei forconi della piazza; può anche darsi; ma io ho in mente una spiegazione più convincente. Me la diede un cliente, tempo fa! Stavamo sorseggiando al bar del Palazzo, dopo un’udienza finita bene (qualche volte succede).

“Avvocato, lo sa lei qual’é il reato peggiore?”- mi chiese il cliente sorridendo in maniera sornione mentre lasciava degli spiccioli di mancia al cameriere che ci aveva servito il caffé al banco.

” Ce ne sono tanti!” avevo risposto io, in maniera vaga, intuendo  che il cliente non aveva in mente una graduatoria parametrata sui massimi edittali del codice penale.

” Se mi permette glielo dico io, avvocato” aveva proseguito incurante della mia risposta.

Il bar era molto affollato, quella mattina; d’altronde non é raro che lo sia, a certi orari del mattino.

Mi rispose quando già imboccavamo  l’ampio  corridoio che conduce all’uscita principale.

“C’é un reato,  avvocato,  che non si può perdonare mai, nel nostro ambiente. E’ quello commesso contro uno  di noi. Nessuno deve permettersi di rubare in casa di un ladro; o  di cercare la donna o peggio i bambini di uno di noi; é imperdonabile; c’é il nostro mondo, e c’é il mondo degli altri; sono due sfere contigue, ma separate; saper vivere significa sapere a quale mondo si vuole appartenere.”

Ci sono gesti o parole di clienti che ti rimangono impressi.

Queste parole mi sono tornate in mente a proposito della vicenda di Luigi Lusi.

Naturalmente spetta alla magistratura stabilire la verità processuale. Nel mio blog non si scrivono sentenze.

Qualcuno dice che Lusi abbia rubato 20 milioni di Euro alla Margherita, quando ne era tesoriere.

I suoi colleghi senatori (almeno quei 155 che hanno votato a favore dell’arresto), ne devono essere convinti.

E la colpa di Lusi, ai loro occhi, deve essere sembrata imperdonabile.

Se avesse rubato da un’altra parte (che so io? supponiamo, a mò, d’esempio, che si fosse trattato di una evasione fiscale; o di bustarelle intascate a favore del partito; o anche delle sue tasche) lo avrebbero potuto anche perdonare; forse, aggiungo; probabilemente, mi sbilancio.

Ma Lusi, ai loro occhi, si é reso colpevole di un reato gravissimo: ha rubato in casa loro; in casa di un partito, ancorché disciolto e poi ricomposto insieme ad altri e con un’altra sigla politica.

Imperdonabile.

A me resta una grande amarezza e una domanda che ancora aspetta risposta: ma se Lusi ha potuto rubarne venti, di milioni di Euro (quaranta miliardi del vecchio conio, urlerebbe qualcuno in TV), ma quanti diavolo di milioni di Euro avevano in cassa quelli della Margherita per non accorgersi (se non dopo diversi anni) che ne mancavano così tanti?


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