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“Il perdono è la miglior vendetta”. O no?

Creato il 25 agosto 2012 da Giovannischiro @Giochiro

Mia nonna qualche mese fa mi ha confidato una delle sue frasi storiche. Si parlava di figli e problemi e lei sputa fuori questa frase: “Il perdono è la miglior vendetta”. Con questa frase Maria, nata nel 1931 a Bagheria, non differisce dal pensiero di molti adolescenti/adulti/laureati e non di oggi.

“Il perdono è la miglior vendetta”. O no?

Questo è vero perdono.

In rete oramai sono pochi i giornalisti/blogger che non hanno preso posizione su Anders Breivik, il “mostro” norvegese che ha ucciso quasi ottanta persone. Se ne parla perché è stato condannato a 21 anni di carcere. Alcuni dicono sia un oltraggio alla memoria delle vittime non aver dato l’ergastolo al giovane Anders. Altri elogiano le carceri nordiche come esempio massimo di civiltà in quanto anche un pluriomicida come Breivik avrà una stanza tutta per sé, con mobili in legno e tv ultrapiatta.

“Il perdono è la miglior vendetta”. O no?

Mostro o essere umano?

Se la pena fosse commisurata al dolore dei familiari, il sistema giudiziario metterebbe a disposizione dei familiari delle vittime armi e indirizzi di tutti i parenti di Breivik. Ma così non è.

Persino un sistema “arretrato” come il nostro pone l’accento non sulla punizione/isolamento del soggetto, ma sul potenziale reintegro nella società. Ed è proprio questo il punto.

Come fai con uno che ha ammazzato 77 persone e si pente di non averne uccise abbastanza? Si può recuperare uno così? Io non lo so. E credo che nessuno lo sappia. Ma c’è una cosa che so.

So che lo Stato, con ogni mezzo, deve garantire ai suoi cittadini la possibilità di ritornare a vivere nella cosiddetta società dei normali. Credo che essere buttati in una cella stipata di gente con le sbarre non faciliti il reintegro a nessuno. Anzi. Altra responsabilità dello Stato dovrebbe essere quella di garantire un supporto psicologico alle famiglie delle vittime con un percorso specifico.

Insomma, ciò che lo Stato dovrebbe fare sarebbe aiutare l’assassino a chiedere scusa e aiutare la famiglia a perdonare. Per davvero.

“Il perdono è la miglior vendetta”. O no?

Foto recente di mia nonna

La vendetta, anche quella perpetrata dallo Stato, non porta a nient’altro che ad altra vendetta in un crescendo senza fine. La vendetta nasce dalla rabbia. E, se ricordo bene, il buon vecchio Yoda diceva che la rabbia nasce dalla paura e la paura porta inesorabilmente al Lato Oscuro della Forza. E una volta conosciuto il “Dark Side” non torni mica indietro. Come quel detto sui neri, avete presente?


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