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Il Perù è la miglior destinazione culinaria del mondo

Da Rottasudovest

 

 

Né l'Italia né la Francia né i rampanti Messico o Spagna. La miglior destinazione culinaria del mondo, secondo i World Travel Awards (WTA), è ancora una volta il Perù, che ha ottenuto il premio per il secondo anno consecutivo. E' il premio più importante dell'industria turistica mondiale e quest'anno ha compiuto vent'anni, con una cerimonia di consegna dei premi organizzata a Doha, nel Qatar. Il Perù ha battuto la concorrenza di solide tradizioni gastronomiche, come quelle di Cina, Francia, Giappone, Italia, Messico, Malesia, anch'esse presenti nella categoria in cui ha trionfato. Il riconoscimento dei WTA è come la ciliegina sulla torta di un'espansione internazionale vertiginosa.

Lima è considerata da tempo la capitale culinaria di Latinoamérica, quella in cui si "cuociono", mai detto meglio, le tendenze più interessanti della gastronomia del subcontinente; da Santiago, da Bogotà e da varie capitali latinoamericane si organizzano weekend ad hoc, con tour nei migliori ristoranti limeños. Mistura è la fiera gastronomica più importante del Cono Sur, capace di richiamare decine di migliaia di persone, interessate a conoscere da vicino le creazioni dei grandi chefs, i nuovi prodotti, la cucina di strada, gli ingredienti introvabili. Il turismo gastronomico è una delle voci più interessanti del turismo peruviano. Ma nel Perù dalla storia millenaria e dalle mille convivenze, la gastronomia è anche un forte elemento di identità nazionale. Si può essere quechua, mestizos, europei o asiatici, però davanti alla ricchezza della cucina locale, agli ingredienti che offre e alle ispirazioni portate da tutte le emigrazioni, si è tutti soprattutto peruviani. Per il presidente della Sociedad Peruana de Gastronomía (Apega), Bernardo Roca Rey, il riconoscimento non solo contribuisce all'identità nazionale, ma anche all'inclusione sociale e all'alleanza tra cuochi e campesinos. "Siamo una grande squadra e tutti noi che facciamo parte della catena del sapore che è la nostra gastronomia,  abbiamo vinto: agricoltori, pescatori, camerieri, cuochi, commensali, tutti abbiamo lavorato per questo e abbiamo dimostrato che possiamo ottenere grandi cose". A credere nell'alleanza tra chefs e produttori c'è anche Gastón Acurio, lo chef più famoso del Perù, considerato il migliore di Latinoamérica e uno dei più importanti del mondo. Nei suoi numerosi articoli Acurio difende la biodiversità del Perù, vera ragione della sua grande ricchezza gastronomica e si appella sempre ai contadini affinché non si lascino tentare dalle sirene delle multinazionali e continuino a coltivare i prodotti degli antenati, difendendo l'identità culturale del Perù e, in fondo, la qualità della sua gastronomia e l'innovazione della sua economia. Perché Acurio lo ha ribadito anche in questi giorni di successo internazionale: "La gastronomia è un potente strumento di promozione turistica per il Perù".


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