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Il peso della goccia

Da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Circa un anno fa, grazie al potere di internet, conobbi un giovane uomo di cui apprezzai da subito la speciale sensibilità.
Raffaele scrive poesie e come ogni poeta le composizioni rispecchiano la natura dell'autore.
Dalle sue parole si intuisce il suo essere passionale, verace, non timoroso di farsi travolgere dalle infinite emozioni che la vita riserva.
I suoi versi sono un crescendo che raggiunge il massimo grado di intensità nelle terzine finali.
Rimasi piacevolmente sorpreso quando mi comunicò che l' ultimo verso di "Stupro d'amore"( poesia tratta dal mio libro Ombre) lo aveva ispirato a tal punto da creare una lirica.
Con onore, la pubblico nel mio blog.
IL PESO DELLA GOCCIA (Raffaele Ciccarelli)
Di emozioni si perde il senso
e le stuprano
chiamandole amore.
Loro non sanno.
E non sanno delle radici intricate,
della gioia estatica,
di quel gelido diluvio nell’anima.
Più vivo e più vedo.
Ed è grande questa verità.
Ti chiama e non ascolti
ma ne annusi l’immensità.
E’ il vestito che da sempre cuciamo
ricamando gli strappi del vento.
E’ il fiore custodito,
un sorriso d’amore che si ruba all’eterno.
Lascia libere queste anime, tempo.
Il tuo petto batte come gocce su pietra viva,
pendolo di questa vita anelata.
Come miele precipita su queste viscere sanguinolente, amore.
Segrega il mio sogno libertino.
Liberami, oh mia libertà!
Legami nella foschia di un verde pomeriggio
qui nella valle che ci sorprese in una folle luce.
Trattieni la speranza che scivola sul vetro della vita,
goccia tremula d’acqua e vento, posala nelle mani.
Strofino anche oggi i dolori sul tuo silenzio,
l’unico scrigno in cui la mia solitudine e la tua
si vanno a cercare.

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