di Me Suk ParkCerto che ti farò del male. Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
Vivere vuol dire saper accettare sia la primavera così come l'inverno.
Il piccolo principe, il noto capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, lo conobbi in prima o in seconda superiore grazie alla professoressa di italiano che ce lo fece leggere in classe e studiare.
Prima d'allora non lo avevo mai letto.Ne sentii parlare alle medie da una mia compagna di classe, ma mi disse delle cose che non me le fecero scegliere, forse riguardo al finale.Quando imparai meglio a conoscerlo, mi chiesi: "Chi è davvero questo bambino?"Allora iniziai a pensare che il piccolo principe rappresentasse il bambino perduto o meglio l'infanzia smarrita di Antoine. Anzi che lui credeva smarrita.Anche perché, se no che senso avrebbe avuto inserire tutte quelle informazioni su di lui da bambino, sui grandi che l'hanno sempre scoraggiato, che non capiscono le cose importanti. Perché?Inoltre troviamo lo stesso pilota e scrittore in una situazione di pericolo. E' sperduto nel deserto con l'aereo in panne senza un po' di acqua
Ma altra "acqua" lo avrebbe dissetato.
di Erik Krenz
la canzone è dei I ratti della Sabina
la voce iniziale del pilota è di Fabio Concato il quale ha realizzato un audiolibro verso la fine degli anni '90.
Ecco la dedica iniziale:
edizione cinese illustrazione di Claudio Gardenghi
Quando dissi ai miei compagni che il piccolo principe rappresentava l'innocenza che credeva perduta (come dice più o meno la canzone col "bambino sopito") dell'autore, i miei compagni dissero di no.Fatto sta che la professoressa dopo disse più o meno le mie stesse parole e i miei compagni erano un OooohTié!
di Kang San (noto anche come Jamsan)presa da qui
Un'altra domanda che faccio adesso è: "Perché Il piccolo principe ha avuto un tale successo?""Perché è uno dei libri universalmente più noti, più venduti e anche più tradotti (recentemente ne ho visto una versione anche in romagnolo. Si intitola E' prinzipì.)?"
Tanti classici dell'infanzia hanno accompagnato gli adulti e questo vale anche per Il piccolo principe.
Eppure, a mio parere, Il piccolo principe è dedicato al bambino interiore troppe volte ottenebrato dalla logica dell'essere un adulto.
Questo non vuol dire cominciare ad essere puerili nel senso più dispregiativo del termine, a non avere responsabilità anche perché, come si può leggere nel libro, essere bambini non vuol dire essere irresponsabili. Il punto è la concezione di ciò che è importante può differire per il bambino e per l'adulto.
di Kim Min Ji
di Ya-Ong Nero(acquarello)
non ho trovato l'autore ma mi piace troppo
di Bin Lee
E poi magari il bambino non ti sa dire il significato della parola "responsabilità" ma questo non vuol dire che non sa cosa sia come potete trovarequi
di Alexandre Day
di Daniel Grzeszkiewicz
Inoltre crescendo, spesso ci si sente davvero in un deserto.
Quando eravamo bambini, anche essendo soli, avevamo tutto un mondo accanto, un mondo da esplorare (se ancora glielo fanno "fare" ai bambini di oggi).
Crescendo, ascoltando ciò che dicono gli altri, spesso diventiamo sordi a ciò che invece ci accade dentro, alla nostra ricchezza interiore tanto da farla passare in secondo piano.
Il piccolo principe rappresenta un puer aeternus, uno di quei bambini che non cresceranno, che si trovano inesperti di fronte al mondo che gli si spetta davanti e allo stesso tempo desiderosi di scoprire.
Ora invece, il più delle volte è il contrario: sappiamo troppe cose e ovviamente non mi riferisco alla scienza, alla conoscenza del mondo esteriore, ma abbiamo perso il contatto con il mondo interiore.
Molti dei disagi nascono perché ci vogliono urlare questa mancanza.
Ovviamente questa è una mia considerazione e non so se è valida per tutti.
illustrazioni di Kim Min Ji(acquarello)
di Ya-Ong Nero(acquarello)
La fama di questo libro è universale e non conosce pause tanto che spesso ci si ispira sul personaggio e non sulla trama specifica.
Uno dei suoi meriti è anche la scrittura: così semplice, così immediata anche perché non servono grosse parole per raccontare la vita.
Ecco la sigla dell'anime arrivato qui da noi nel 1985
Questa la sigla originale.
Di recente c'è la versione animata in 3D.
La canzone è cantata da Simone Cristicchi.
E poi c'è anche il film diretto da Stanley Donen nel 1974 con Gene Wilder che interpreta la volpe e Bob Fosse invece il serpente con delle movenze che precedono il moon walk di Michael Jackson.
Ecco qui, qui, qui, qui e qui alcuni spezzoni (non c'è tutto il film).
Nel 1979 fu realizzato un cortometraggio in plastilina diretto da Will Winton
Il primo film che fu realizzato è del 1966, un film lituano.
E non dimentichiamo anche la versione operistica composta da Rachel Portman
Anche se non ci sono i sottotitoli, credo che attraverso le immagini possiamo comprendere ciò che sta succedendo.
Persino Riccardo Cocciante si occupò di adattarlo come ha fatto con Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta.
Ecco una canzone:
Ormai il suo mondo ci è familiare.
di So Ri Yoon(acquarello)
A volte però cosa porta la fama? A una congestione totale portando anche a dei seguiti come ne ha parlato Romina Tamerici in questo suo post per non parlare del merchandising.
Ho visto dei pupazzi che appena li vedi sembra che il piccolo principe si sia incarnato anche perché hanno rispettato il character design molto naif dell'autore.
Altri invece mi sembra che vogliano solo ricorrere alla fama ever seller (ovvero sempreverde) del libro.
Un'altra cosa: a tutti piace Il piccolo principe? Ovviamente no anche se per qualcuno può sembrare difficile crederlo.
Ecco cosa dichiara questa vlogger:
Ovviamente non sono d'accordo e se andate proprio nella pagina del video vedete che ci sono diversi commenti forti.
Io mi sono tenuta lontano dal voler essere polemica.
Ecco cosa ho voluto commentare io:
Anche una delle mie amiche più care trova il piccolo principe insopportabile. Credete che dopo questo io le ho detto: "Mi dispiace cara, ma non possiamo più essere amiche"? Ovviamente no come ovviamente non sono d'accordo con lei, ma rimane una delle mie amiche più care e tanto altro ci accomuna. Ora potrei dirti perché a me piace, ma per te sarebbero inutili le mie parole e infatti non ho intenzione di convincerti del contrario però voglio dirti questo a volte un libro ci piace solo in un esatto momento. Certi libri sono come il cibo: ci saziano però a volte ci vuole un momento preciso che non è dato sapere.Parlo in generale.Solo una cosa trovo insopportabile del Piccolo Principe: è ovunque!!! Ci sono gadget, penne, hanno fatto un libro parodia con Silvio Berlusconi, adesso hanno fatto il seguito del libro. Ho visto il trailer 3D e mi sono detta: Piccolo Principe, in cosa ti hanno trasformato? (il commento, suddiviso in due parti, l'ho scritto 7 mesi fa e rileggendolo adesso specifico che Il Piccolo Principe in 3D non l'ho visto quindi è meglio che prima lo veda. Il fatto che lo trovo ovunque mi rimane insopportabile così come quelle ragazze che per essere eleganti come Audrey Hepburn si comprano una borsa con la sua immagine.)
Pochi giorni fa ho scritto questo commento:
Ehm comunque lui non ha capito tutto nella vita, ma se ne è andato dal suo pianeta apposta per imparare. Ed è saggio appunto per questo: perché dichiara di non sapere quindi è pronto per andarsene, pronto per visitare pianeti sconosciuti.
di Nika Golz
Antoine de Saint-Exupéry è sparito con il suo ultimo volo.
Nel 2004 è stato ritrovato l'aereo al largo dell'Ile du Riou e anche il braccialetto con su scritto Consuelo, il nome di sua moglie.
Romanticamente parlando, si può dire che forse ha ritrovato il suo piccolo principe.
Non si è saputo niente del suo corpo.
Proprio di questa sua fine Hugo Pratt ne fece un graphic novel: L'ultimo volo edito da Rizzoli
A Lione, paese natale di Antoine de Saint-Exupéry, è stata eretta una statua commemorativa
di Woo Hee Kwon
Come è vissuto, così è morto: nell'aria.
Il copyright delle immagini vanno ai legittimi proprietari
Aggiornamento 1° aprile 2013:Esiste una riduzione a fumetti de Il piccolo principe realizzata da Jonn Sfar
Per scoprire invece la genesi che ha portato alla stesura ecco il libro per voi.
Il libro con l'immagine di Silvio Berlusconi che "interpreta" il piccolo principe beh... mi sono rifiutata di inserirlo.
Come ultima cosa, per ora, ecco qui il link del sito ufficiale.Per ora è fermo a dicembre.
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