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Il polimorfo

Creato il 13 marzo 2014 da Renzomazzetti
IL VUOTO FIORENTINO.

IL VUOTO FIORENTINO.

 “Egli”, il furbastro retore di turno, si impose più in alto di tutti. Nel precario equilibrio tra i grandi palazzi del potere temporale, detenne lo scettro bilanciere. “Egli”, benedetto dall’immortale sul colle, saettava instancabile in ogni luogo, -si sussurrava di polimorfismo-. L’ambizione facile lo invischiò nella politica fin dalla tenera età. La faziosità, tipica dei giovani di parte, gli procurò tanti nemici, nell’attività di opposizione clandestina lo chiamavano: “Egli”. Il “Polimorfo”, grande attore televisivo, visse nel secolo del “Comprofalo”, e precisamente nel terzo periodo a cavallo tra l’era della “Dittatura finanziaria” e le “Primarie: metafora della democrazia” dei Partiti Azienda, opposti e complementari. Il ”Polimorfo” fu l’artefice della concreta attuazione di due antichi e arcani metodi dell’arte del governare: “Estrema semplificazione” e “Dividi ed impera”. Il libro, che narrava la storia della scomparsa di “Egli”, andò distrutto in un incendio durante la “Decima ribellione”. (Ricordo da un racconto di Tirella).

C   I   R    C   O

Uomo non è il poeta, è bestia cosa

ramingo fuor di gabbia o di voliera

che gira per il mondo a far capriole,

ricordi di quel circo che ha inventato.

Stende a terra la cappa che lo scopre,

fa del petto tamburo, e rulla, salta,

è orso ballerino, scimmia sapiente,

uccel dal becco storto e lunghe gambe.

Poi suona la fanfara dei suoi versi,

grancassa e fagotto strimpellati,

e perché bestia è, bestia rimane,

cantando alle stelle tramontate.

-José  Saramago-

 http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/03/07/nobili-ignobili/

 


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