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Il popolo senza nome

Creato il 24 novembre 2010 da Albix

people nameless

E’ con grande emozione che apprendo dell’esistenza di un popolo che vive nella foresta pluviale del Perù e che entra in contatto con il resto del mondo per la prima volta.

Una bella sorpresa  per gli antropologi, che avranno un grande e bel daffare nello studio di questa tribù. Io, da profano, mi chiedo:   su cosa si regge il loro mondo? In cosa credono, cosa pensano, cosa sognano?

Mentre noi scriviamo al computer e programmiamo di volare oltre il sistema solare, questo popolo vive ancora l’età di pietra: i loro usi e costumi sono immutati da millenni.

Si stima che in Perù siano almeno le tribù di origine asiatica (giunti nel continente 9000 anni prima di Cristo attraverso lo stretto di Bering) che vivono isolate dal resto del mondo, in uno stadio di civiltà arcaica.

Il popolo senza nome parla una lingua completamente sconosciuta che non prevede comunque una definizione di se stessi. Un popolo senza nome, per l’appunto.

Quando un popolo entra in contatto con noi, dopo millenni di isolamento, è a forte rischio di epidemia, in quanto i loro organismi non hanno gli anticorpi per respingere le malattie di cui noi soffriamo.

Inoltre il rischio della loro estinzione è incrementato da una politica irriguardosa condotta dal Governo nazionale peruviano nei loro confronti, che prevede la concessione delle terre da loro occupate per la ricerca e lo sfruttamento delle fonti energetiche (soprattutto petrolio).

Non voglio fare una impossibile graduatoria fra la nostra civiltà e la loro: probabilmente gli svantaggi ed i vantaggi si compenserebbero; anzi, per certi versi li invidio al punto che, se non fosse per quel Gesù, giunto 2000 fa sulla Terra per svelarci la verità del Dio Unico e Misericordioso, quasi, quasi, preferirei vivere nella innocente incoscienza.

Per saperne di più:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-1332416/emailArticle.html

 


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