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Il portamento: imparare a “pensare alto”

Creato il 09 ottobre 2013 da Kairoswedding

portamento

“Stai dritto… stai dritto!” quante volte ce lo siamo sentiti ripetere dai nostri genitori, al fine di evitare una postura scorretta, le scapole alate e la ginnastica correttiva. E ancora il richiamo per  camminare ben eretti e l’invito a stare seduti in modo adeguato. Una persona che ha un buon portamento, se non esasperato, assume un’immagine di sicurezza e determinazione, ma anche di fascino e di seduzione.

Al contrario un individuo con la camminata svogliata e la testa china trasmette incertezza, insicurezza, a volte compressione e chiusura verso il prossimo.

Capita di vedere la scenetta – al mare – di un uomo che si avvicina ad una donna per poi inarcare il petto, gonfiare il torace e tirare indietro la pancia, con tutta l’aria del valoroso guerriero che va a conquistarsi la preda. Puo’ funzionare, fin tanto che si trattiene il respiro e non si parla! Poi, a volte, succede il disastro! Esce quella famosa tartaruga “al contrario” che rovina tutto. Meglio lavorare in anticipo che correre ai ripari.

Alzare le spalle, la testa e respirare a pieni polmoni aiuta a sentirsi diversi, sicuri e risoluti. Ecco che la postura ha il suo significato importante sia negli uomini che nelle donne. In fondo il nostro corpo è una macchina speciale, dobbiamo solo cercare di farla lavorare bene. A volte diamo poca importanza al portamento, ma dovremmo concentrarci di piu’ perché racconta molto di noi.

Forse abbiamo sentito la frase “testa alta, spalle erette e schiena dritta” rivolta ad una modella. Infatti questa è (spero di non sbagliare) la postura da top model. Ci viene quasi da pensare che sia una gran fatica, ma il portamento è la prima chiave di bellezza di ognuno di noi, forse la piu’ importante quando incontriamo qualcuno.

Non è poi così difficile se impariamo a “pensare alto”, che potrebbe essere anche un esercizio fisico quasi curativo in questo momento storico economico. Alzare la testa e raddrizzare la schiena, in una postura elegante e gentile, ci fara’ sentire piu’ slanciati e sicuri di noi stessi. Come se un filo invisibile ci attraversasse il corpo da capo a piedi. Questo non è solo per le signore, ma anche per gli uomini.

Il portamento è importante non solo quando si cammina, ma assume una valenza perfino quando si sta fermi. Cosa ne dite dell’eleganza di una donna che chiacchierando con qualcuno unisce i piedi, porta il peso di tutto del corpo solo su uno di essi e sposta  leggermente l’anca, quasi a formare una “S” ?  E invece cosa ne pensate della stessa donna che inarca le gambe e per una maggiore stabilità posa le mani sui fianchi? Mi figuro le due immagini contrapposte di una Miss in posa per la foto e di un militare pronto a dare ordini al plotone schierato. Dipende ovviamente da cosa vogliamo trasmettere, ma all’uomo è concessa piu’ determinazione, mentre indubbiamente per la donna è richiesta piu’ femminilità e grazia.

E le braccia dove le teniamo? In una camminata con passo moderato, che non sara’ troppo lungo o troppo corto, dovranno accompagnare il movimento del corpo con fare sinuoso. Quante volte riconosciamo gli individui per la loro camminata. Le persone molto alte tendono infatti ad allungare il passo che talvolta viene definito da “cavallo” oppure, se con fare inarcuato, da “dromedario”. Si potrebbero sondare tanti animali, ma in fondo è bello pensare che noi uomini, quali animali siamo, riusciamo con la nostra postura a trasmettere i nostri stati d’animo: felicità e fierezza con la testa alta, timidezza e tristezza con la camminata lenta e con lo sguardo verso il basso.

Allora è vero: “noi siamo quello che pensiamo”… quindi se “pensiamo alto” e “pensiamo positivo” potremo avere tutti una postura migliore, quasi come su una passerella di moda!

tratto da UNICO PEOPLE & STYLE – settembre/ottobre 2013. Rubrica di bon ton scritta da Monia Re


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