La sera disinvolta
cede in fretta
il passo al buio
fitto della notte.
L’aria
all’improvviso
è come una corolla
di fiore reclinata.
Perde
senza infingimenti
il languido torpore
del giorno assolato.
Lo stesso che
che in altre ore
impregna
tutt’intorno
l’esistente.
Non più tempeste
di sabbia
o violacee onde
dell’oceano bizzoso
o nubi sottili
nel cielo.
Ma acceso
in tenda
il lume
rossastro
in una quiete
surreale
c’è
una mano
timida
che
accosta
la tua.
di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Inviato il 05 aprile a 21:35
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